Tempo di lettura: 2min
10/6/2017 | Redazione Advisor
I bond emergenti sono più interessanti dei paesi core. E' questa l'idea espressa da Tim Haywood responsabile delle strategie obbligazionarie absolute return di GAM che evidenzia come una delle principali sfide per gli investitori obbligazionari è la scelta del momento in cui focalizzarsi sulla ricerca di beta e quando invece sia opportuno adottare un approccio long/short.
L'esperto sottolinea come"quest’anno i rendimenti obbligazionari sono cresciuti fino a marzo, per poi crollare a giugno, prima di un altro rimbalzo e un altro crollo. Il credito si è in un certo qual modo messo in una posizione scomoda in cui le obbligazioni a 5 anni con rating A e tripla B hanno spread di credito medi intorno ai 200 punti base in Europa, mentre gli omologhi con rating investment grade registrano spread di credito medi di soli 49 punti base".
Ma quali sono stati i driver della performance? "Abbiamo ricavato dai tassi nella prima parte dell’anno, ma è stato più difficile nei mesi a seguire data la fase laterale che ha investito il mercato. In altri ambiti, abbiamo registrato guadagni in crescita nel credito e nel mercato valutario. Abbiamo mostrato poca fiducia nei confronti del biglietto verde per tutto l’anno, sebbene ultimamente stiamo tornando sui nostri passi" continua Haywood.
E guardando al prossimo futuro che scenario intravede? "Crediamo sia lo scenario di prezzi al ribasso quello predominante e non vediamo all’orizzonte fasi di guadagni sostenibili sui prezzi obbligazionari, anzi proveremo ad intercettarli. Il sostegno del QE comincerà ad affievolirsi. I rendimenti attuali, al netto dell’inflazione futura, lasciano rendimenti a zero, o comunque molto bassi, nei Paesi core. Mercati emergenti e segmenti non tradizionali del credito offrono entrambe buone opportunità di investimento obbligazionario" prosegue il responsabile delle strategie obbligazionarie absolute return di GAM. "Il nostro posizionamento in termini valutari è estremamente variabile, con una netta riduzione del nostro grado di negatività nei confronti del dollaro. Rimanendo in tema di investimenti legati alla politica, abbiamo elaborato una strategia per proteggerci dalle crescenti tensioni in Corea del Nord, adottando un posizionamento di pair trading tra i CDS cinesi e sud coreani, che abbiamo conservato fino alla fine di agosto" conclude.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie