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8/28/2017
Il rally di Wall Street dura da otto anni: dall’inizio del 2009 l’S&P 500 ha reso circa il 12,5% su base annualizzata al lordo dei dividendi. Il ciclo sembra ormai arrivato a una fase matura: c'è ancora spazio per correre o una correzione è dietro l'angolo? Advisoronline.it lo ha chiesto a Jeff Rottinghaus (nella foto), gestore del fondo T. Rowe Price US Large Cap Equity di T. Rowe Price, società di Baltimora (USA) con oltre 900 miliardi di dollari in gestione.
Se e quando temete l’arrivo di una correzione?
Pur non aspettandoci una netta correzione dei mercati azionari americani, non ci aspettiamo neppure un’accelerazione significativa dell’attività economica globale. Negli Stati Uniti, il quadro occupazionale negli ultimi anni è stato costantemente solido, l’inflazione è sotto controllo e la maggior parte degli indicatori di fiducia – sia delle famiglie, sia delle imprese – sono su livelli elevati. Inoltre, le ultime trimestrali sugli utili hanno in generale supportato la nostra idea di una ripresa modesta della crescita. A controbilanciare questi fattori positivi vi è, tuttavia, il fatto che le attuali valutazioni dei listini americani sono elevate rispetto al passato, così come sono elevate le attese di futura crescita degli utili per alcune sacche di mercato. A meno che le società non riescano a centrare queste attese talvolta eccessive, potenzialmente c’è spazio per una certa delusione.
Quali sono i settori su cui puntare nei prossimi 5 anni?
In cinque anni, molto può cambiare: il nostro portafoglio evolverà in base a dove troviamo valore in ogni momento. In questa fase, i tre maggiori settori del nostro portafoglio sono quello tecnologico, quello finanziario e quello healthcare: insieme, queste tre aree rappresentano il 50% dei nostri investimenti totali. Le nostre posizioni su titoli tecnologici rappresentano una serie di società che ci aspettiamo continueranno a guadagnare quote di mercato grazie ai vantaggi competitivi di cui godono, o ad altri aspetti unici dei loro modelli di business. Nel comparto finanziario, riteniamo che l’impatto combinato tra un minor peso della regolamentazione e tassi di interesse più elevati sia fortemente di supporto per alcune banche e assicurazioni. Il settore sanitario scambia sotto le valutazioni di mercato, offrendo una crescita delle vendite interessante, meno legata ai trend di fondo dell’economia.
Quali sono i vincitori e vinti negli ultimi 8 anni a Wall Street?
La lista di vincitori e vinti a Wall Street, negli ultimi 8 anni, è molto varia. Alcune delle migliori performance sono state ottenute da società dell’e-commerce molto conosciute e a crescita rapida, parte di un settore che molti considerano molto rappresentativo del tradizionale stile growth di investimento. Quello che forse sorprende è che le compagnie aeree americane, storicamente viste come investimento value, abbiano rappresentato un’altra ottima opportunità negli ultimi 8 anni. La struttura del comparto è migliorata significativamente dopo una fase di consolidamento. Dato il nostro approccio agnostico in termini di stile e la nostra disponibilità a investire su idee sia growth sia value, i nostri clienti hanno beneficiato delle posizioni in entrambe le aree. Per quanto riguarda gli sconfitti: gli investitori in risorse naturali, soprattutto quelli nel settore del petrolio e del gas e dei metalli e minerali, hanno in generale visto ritorni più deboli nel corso degli ultimi otto anni. Il contesto è stato difficile per molte società di questi ambiti, e ci aspettiamo che lo resterà per il futuro prossimo, dato il probabile squilibrio tra offerta e domanda. Il nostro team di ricerca è riuscito a identificare alcune di queste sfide nelle prime fasi, aiutandoci ad assicurarci che l’esposizione in questo settore fosse limitata.
C’è un rischio bolla sul tech?
Non siamo dell’avviso che ci sia una bolla nel comparto tecnologico. In primo luogo, dalla prospettiva delle valutazioni relative, il settore è più economico oggi di quanto tendesse a esserlo negli ultimi dieci anni. Mentre il mercato USA in generale potrebbe essere in qualche modo costoso rispetto al passato, i titoli tecnologici oggi non sono disallineati rispetto al resto del mercato. È ancora più importante forse sottolineare che, scavando nel settore, riteniamo ci sia probabilmente alla fine una grande differenza di performance tra singole società. Una delle costanti nel comparto è il rapido cambiamento. Ci sono alcune società con un posizionamento unico, player fortemente dirompenti che hanno un impatto pronunciato sul contesto competitivo in cui operano. Il nostro team investe moltissimo tempo per cercare di identificare quelle società che nel lungo termine saranno vincitrici, e quelle che invece si troveranno in svantaggio.
Qual è la view sul settore finanziario negli USA?
Per la maggior parte dei nove anni dopo la crisi finanziaria globale, i titoli finanziari hanno dovuto nuotare controcorrente. La combinazione tra tassi di interesse bassi e spese di compliance e legali elevate ha creato un quadro operativo molto sfidante per le banche, per le società di assicurazione e per le aziende del mercato dei capitali. Guardando avanti, riteniamo che il contesto per queste società probabilmente migliorerà significativamente. Il nostro scenario di base è che il quadro regolamentare diventerà meno oneroso, mentre nei prossimi trimestri i tassi si muoveranno gradualmente al rialzo. Inoltre, molte società finanziarie si collocano in fasce di imposizione fiscale elevate: nel caso in cui alla fine dovessimo vedere miglioramenti sulle iniziative in materia di tasse in discussione a Washington, queste aziende potrebbero beneficiarne.
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