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Brexit ed elezioni Ue: attenti agli effetti sulle valute

3/21/2017

La sterlina potrebbe continuare a indebolirsi, ma il test per l'euro saranno le prossime tornate elettorali in Francia e Germania


Invocando l’Articolo 50, il Regno Unito darà il via al processo di uscita dall’Ue. Si tratterà di un percorso lento e complesso, non privo di imprevisti. Trascorsi otto mesi da quando il Regno Unito ha definito la propria posizione di negoziazione, l’imminente attivazione dell’Articolo 50 segnerà l’inizio dei negoziati per la Brexit, anche se con il passare del tempo aumenta la consapevolezza della profonda difficoltà delle questioni da trattare. I negoziati infatti dovrebbero durare almeno due anni e non si escludono incidenti di percorso: l’uscita della Groenlandia – con il suo PIL di 2,4 miliardi dollari e una popolazione di 56.000 persone – dal mercato comune europeo nel 1982 richiese tre anni di negoziati.

L'economia britannica non è ovviamente comparabile a quella della Groenlandia e anche un confronto più equo con il caso di Hong Kong non lascia prevedere negoziati veloci per la Brexit: ci sono voluti 13 anni per il passaggio definitivo di Hong Kong dal Regno Unito alla Cina. L’esito delle elezioni nei Paesi dell’UE, inoltre, potrebbe modificare il tono e il contesto delle discussioni, in meglio o in peggio. "Se i negoziati si inaspriranno, la sterlina già sottovalutata potrebbe indebolirsi ulteriormente, incoraggiando gli acquisti a sconto di asset britannici da parte di investitori esteri; le aziende con una forte esposizione verso il Regno Unito potrebbero risentirne, ma le strategie di gestione attiva potrebbero sfruttare il contesto di debolezza non giustificata" si legge in una recente nota per gli investitori di AllianzGI.

Quanto agli investimenti, nel breve periodo per l'asset manager del gruppo assicurativo tedesco "non assisteremo a un rafforzamento significativo della sterlina, anche se non rimane troppo spazio per un ulteriore ribasso dai livelli attuali. "Nei prossimi mesi le elezioni nazionali saranno il test più importante per l’euro, ma la moneta unica potrebbe indebolirsi anche nel caso in cui il dibattito sulla Brexit dovesse rivelare differenze di posizione tra gli stati membri. Considerata la possibilità che il Regno Unito lasci l’Ue senza siglare accordi di transizione o un nuovo accordo commerciale, agli investitori si suggerisce di rimanere in allerta” concludono gli esperti di AllianzGI.

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