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I Paesi Bassi danno il via al periodo elettorale europeo

3/14/2017

Le elezioni del 15 marzo saranno un vero e proprio test di quanto siano forti i partiti di estrema destra in Europa. la view di François Raynaud, Asset Allocation Manager di Edmond de Rothschild Asset Management.


Le elezioni parlamentari nei Paesi Bassi daranno inizio ad una sequenza politica ad alto rischio per i mercati. Sembra che sarà una sfida ravvicinata tra i due candidati principali in uno scrutinio proporzionale con 30 partiti diversi. Geert Wilders, esponente dell’anti-Islam e anti EU Freedom Party (PVV) e Mark Rutte, il primo ministro del centro democratico, sono testa a testa nei sondaggi. “Anche se l'estrema destra Pvv dovesse vincere, potrebbe non fare parte di un futuro governo di coalizione. Gli investitori sono ovviamente interessati a vedere chi vince, ma ancor di più a vedere come si risolverà il dibattito riguardo l’uscita dall'Unione europea dei Paesi Bassi. La vigente legislazione del paese non consente un referendum sull'argomento” commenta François Raynaud, Asset Allocation Manager di Edmond de Rothschild Asset Management.

Le elezioni del 15 marzo saranno un vero e proprio test di quanto siano forti i partiti di estrema destra in Europa e saranno in realtà un indicatore per le prossime elezioni in altri paesi. I mercati sarebbero rassicurati qualora il partito di Geert Wilders registrasse meno consensi del previsto. Dopo poco più di un mese, la Francia voterà per le elezioni presidenziali. “A differenza del voto riguardo la Brexit o l’elezione di Donald Trump, la Francia voterà in due turni, un sistema che gli investitori sperano possa evitare che Marine Le Pen, candidata di estrema destra, possa vincere. Ma anche se fosse eletta, la “Frexit” non sarebbe automatica considerando che si dovrebbe prima richiedere un referendum e anche perché le elezioni parlamentari sono previste per giugno” aggiunge Raynaud.

“Nonostante l’incertezza politica, siamo ancora strutturalmente positivi sui mercati azionari, ma abbiamo ridotto tatticamente l’esposizione. Siamo preoccupati che i mercati particolarmente entusiastici non scontino sufficientemente il rischio politico. Come per i mercati obbligazionari, i bond francesi ed italiani hanno grande volatilità di spread e gli swap spread europei si sono allargati. Ogni novità politica in queste due nazioni del G7 potrebbe avere un impatto materiale su tutti i mercati. Nei prossimi mesi, gli investitori si concentreranno principalmente sull’anticipare gli eventi e coprire le posizioni” conclude.

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