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6/13/2011 | Redazione Advisor
I prezzi dei generi alimentari resteranno alti e volatili per il resto del 2011 e anche per il 2012.
Eè questo l'outlook di M&G basato sull'ultimo rapporto mondiale sul cibo emesso la scorsa settimana dalla FAO delle Nazioni Unite.
Secondo Anthony Doyle di M&G Investments del team fixed income, i fattori che spingono verso questo non confortante futuro sono la rapida ripresa dei prezzi delle commodity, accentuata dalla debolezza del dollaro, l'aumento dei volumi delle importazioni e la solida crescita economica in atto.
Secondo le stime, i prezzi in aumento dei generi alimentari costringeranno i Paesi più vulnerabili a impiegare per l'import il 18% della spesa totale, rispetto ad una media globale del 7% circa.
Esaminando i prezzi al consumo dei generi alimentari, la FAO sottolinea come nel corso degli ultimi dodici mesi il costo del tipico paniere alimentare a livello globale è cresciuto del 48% in termini reali.
La causa principale di questo aumento risiede nella crescita sostenuta del prezzo dei cereali e dell’aumento su vasta scala dei costi di altre commodity, quali il bestiame e gli oli vegetali.
Oltre all’aumento nella domanda da parte dei Paesi emergenti, la maggiore pressione sui prezzi dei generi alimentari è stata causata dai disastri ambientali come le alluvioni in Australia, le siccità in Cina ed Europa, e il devastante terremoto in Giappone.
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