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GAM spiega il vantaggio delle strategie non correlate

10/5/2016

Si è tenuto ieri a Milano il GAM Liquid Alternative Day rivolto ai consulenti finanziari che ha visto la presenza di quattro gestori


Gli investitori stanno esplorando territori sconosciuti e mentre il barometro del contesto geopolitico non volge al sereno, la vera cattiva notizia è l’impossibilità di prevedere quanto a lungo questa difficile situazione permarrà. In questo contesto il gestore svizzero GAM ha organizzato ieri a Milano il "GAM Liquid Alternative Day" portando a Milano, davanti a una platea di consulenti finanziari, alcuni fra i suoi migliori talenti alternativi. "Per noi di GAM essere alternativi non è un tratto passeggero e opportunistico, ma una chiara impronta nel nostro DNA" ha detto Riccardo Cervellin, amministratore delegato di GAM (Italia). "Proprio dalla lunga esperienza di GAM nelle strategie long/short nasce l’ampia gamma di soluzioni di investimento liquid alternative, particolarmente utili in una fase in cui è meglio attutire i rischi direzionali".

Lars Jaeger, head of quantitative research nel team Alternative Investments Solution (AIS) di GAM e profondo conoscitore dei mercati finanziari, intuì già a metà dello scorso decennio che quello che veniva giudicato "alpha" non era altro che l’applicazione sistematica di strategie di trading pronte a sfruttare anomalie comportamentali che oggi chiameremo value, momentum e carry su asset class tradizionali (azioni, obbligazioni, valute e materie prime). I vantaggi delle strategie completamente neutrali alle variazioni degli indici e dei settori, sono state oggetto della presentazione di Désirée Müller, portfolio manager European Non-Directional Equity di GAM.

"Nel mondo impazzito dei rendimenti negativi - ha spiegato Müller - quest'anno si sono verificati sorprendenti fenomeni anche nei listini azionari: il 2016 sarà ricordato come l’anno della rotazione settoriale. La sorprendente buona performance dei titoli di peggiore qualità, quelli che nelle coppie long/short sono nella posizione di vendita, ha logorato il risultato del fondo. Alla rotazione settoriale si sono affiancate la correlazione tra i diversi fattori di rendimento (qualità, momentum e value) e vendite indiscriminate. Nel lungo periodo però si affermano sempre i fondamentali per cui non cambia la strategia d’investimento che premia la buona qualità e la bassa correlazione".

"Cercare rendimento in asset class sopravvalutate è come cercare di raccogliere monetine mentre si sta avvicinando uno schiacciasassi” ha detto Davide Marchesin gestore del GAM Star (Lux) Financials Alpha. "Nel corso del 2016 si è avuta una forte divergenza fra l’evoluzione degli utili e la performance dei titoli in borsa” aggiunge Marchesin “ma questa divergenza non è sostenibile, il prezzo in borsa dovrà convergere verso gli utili".

Paul McNamara, riconosciuto protagonista nella gestione del debito emergente e gestore del fondo GAM Star Emerging Market Rates, vede un rafforzamento della crescita globale guidata soprattutto dalle economie avanzate. "Le economie emergenti presentano una grande divisione tra produttori/esportatori di materie prime, ancora in difficoltà e paesi più forti nel manifatturiero, in crescita grazie all’export verso le economie avanzate. Un rafforzamento della crescita globale è un indubbio sostegno per gli asset rischiosi, mentre le obbligazioni emergenti vengono aiutate dal calo dell’inflazione" ha concluso McNamara.

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