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Gestore della settimana - Gli emergenti sono da preferire in local currency

10/3/2016 | Marcella Persola

Si torna a parlare di prospettive positive sui paesi in via di sviluppo. Ma come cogliere le migliori opportunità? Lo spiega Salman Ahmed, chief investment strategist di Lombard Odier Investment Managers


Si torna a parlare di mercati emergenti come opportunità di investimento, dopo che il quadro macro ha iniziato a dare segnali di miglioramento. Anche se è sempre bene prestare attenzione alle aree che si esplorano e soprattutto alla qualità. Ne parliamo con Salman Ahmed, Chief Investment Strategist di Lombard Odier Investment Manager, al quale abbiamo chiesto quali prospettive oggi possono offrire i mercati emergenti. "In termini di fondamentali, i mercati emergenti iniziano a mostrare un quadro positivo. Il ritmo della crescita economica in diversi mercati emergenti ha iniziato a riprendersi. La drastica compressione dei tassi d'interesse delle economie avanzate negli ultimi sei mesi ha spinto i differenziali di rendimento degli emergenti a circa il 5,2% all'anno rispetto agli Stati Uniti, e quasi al 7% all'anno rispetto alla Germania. Diventa però essenziale prestare particolare attenzione alla qualità. Dal nostro punto di vista, invece di seguire l'approccio tradizionale, gli investitori dovrebbero guardare ai fondamentali sottostanti degli emittenti, valutando ogni paese per i propri meriti invece che per la capacità di prendere prestiti, ponendo dunque la qualità al cuore della costruzione del portafoglio" spiega l'esperto.

 

E cosa preferire local o hard currency? "Con i tradizionali premi di rischio sottotono e i tassi d'interesse nelle economie avanzate ormai ai minimi storici e probabilmente destinati a restare tali per un po' di tempo, gli investitori sono obbligati a guardare altrove per generare ritorni. Riteniamo che il debito dei mercati emergenti in valuta locale offra un'interessante opportunità, sulla scorta sia dei fondamentali sia delle valutazioni" continua lo chief investment strategist del gruppo.

 

E quali rendimenti offre oggi quest'area? "Crediamo che investire nel debito dei mercati emergenti sia una scelta valida, considerata l'evoluzione di fondamentali e valutazioni in un contesto di rendimenti molto bassi nelle economie avanzate. Tuttavia, liquidità frazionata, aumento dei rischi di mercato e una crescente differenziazione tra mercati emergenti implicano che l'approccio tradizionale non sia adatto a far fronte alle sfide di oggi. Crediamo che gli investitori debbano adottare un approccio diverso, che metta la qualità al centro del processo di costruzione del portafoglio, con un approccio basato sui fondamentali e un ridotto turnover. Un approccio orientato ai fondamentali ha, infatti, generato rendimenti aggiustati per il rischio più alti negli ultimi sei anni e tende a essere più resiliente nei mercati in calo" conclude Salman.

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