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Sotto la lente: tutti i dati e le strategie di LOIM

9/2/2024 | Marcella Persola

Riprende il nostro viaggio alla scoperta delle expertise delle case di gestione attive in Italia. Giancarlo Fonseca ci racconta LOIM


Con una raccolta netta retail nel 2023 pari a -56,3 milioni CHF, Lombard Odier IM si distingue per il focus su due grandi pilastri: asset management e il wealth management, oltre che per una forte expertise negli investimenti green.

La raccolta che mostra segni di difficoltà è dovuta al momento non roseo che sta attraversando la sostenibilità in generale come spiega Giancarlo Fonseca, (nella foto) country head Italy della società.

Quali sono gli elementi che caratterizzano il vostro gruppo rispetto agli altri asset manager?
Lombard Odier si distingue per il suo focus su due grandi pilastri: Asset Management e Wealth Management dedicato a UHNWI, HNWI e clienti istituzionali. Questa combinazione di competenze ci consente di sviluppare soluzioni di investimento innovative su diverse asset class e temi, mantenendo costantemente il termometro del mercato della gestione patrimoniale che a sua volta ci restituisce feedback ed idee nuove che provengono dall’interazione costante con gli investitori finali. Questo approccio ci rende particolarmente “familiari” alle strutture di wealth management italiane, con cui collaboriamo come partner nella distribuzione di soluzioni di investimento. Un ulteriore elemento che ci contraddistingue è una expertise negli investimenti nella transizione eco-sostenibile, basata su ricerca e dati scientifici. 

Come sono stati gli afflussi nell'ultimo trimestre?
La raccolta nell’ultimo trimestre continua a mostrare segni di difficoltà. In particolare, abbiamo riscontrato sfide significative nelle strategie di investimento legate alla sostenibilità, un aspetto fondante del nostro approccio al mercato.

Quali elementi hanno influenzato tale andamento?
La sostenibilità sta pagando gli effetti di una “tempesta perfetta”, causata da una combinazione di fattori negativi che si sono sommati in un breve periodo di tempo di circa 2 anni: guerra in Ucraina, inflazione, rialzo dei tassi e tensioni geopolitiche con Cina e Medio-Oriente. Le performance delle nostre strategie, ad eccezione del 2022, sono state positive ma non hanno eguagliato il benchmark di riferimento, ossia l’MSCI World. Questo trend è stato condiviso anche dai principali e più credibili operatori impegnati in investimenti sostenibili. Ciò ha generato un calo d’interesse verso il tema sostenibilità, dopo il grande entusiasmo tra il 2019 e l’inizio del 2023, fortemente influenzato dall’emotività suscitata dal Covid-19. È importante che il mercato comprenda che la sostenibilità negli investimenti è un tema risk management che, prima o poi, impatterà le performance di mercati, settori e imprese. Allontanarsi da questo approccio per ragioni legate alle performance di breve periodo (due anni di sottoperformance) rappresenta, a nostro avviso, una decisione di risk management molto pericolosa, alla luce di tutte le conoscenze acquisite finora.

Quali delle vostre strategie hanno premiato gli investitori? Quali sono i vostri fondi flagship?
Le nostre strategie, se non hanno sovraperformato i benchmark, hanno comunque offerto - agli investitori che ne comprendono il valore - un’efficace diversificazione del portafoglio, mitigando il rischio di concentrazione del 2023 e del primo semestre 2024 su MegaCap e Magnifici 7, che recentemente ha generato grande preoccupazione tra gli investitori. I nostri fondi flagship sono Planetary Transition, che investe trasversalmente in tutti i temi legati alla sostenibilità, e poi i nostri fondi verticali su Future Electrification, New Food Systems e Circular Economy. In aggiunta, LOIM è tra i principali gestori al mondo di credito asiatico con il fondo Asia Value Bond e dispone di una boutique interna specializzata in multi-asset risk based con la famiglia All Roads. Infine World Brands rappresenta il nostro global equity all caps unconstrained.

Guardando al futuro quali sono le vostre aspettative? Quali progetti avete in cantiere?
Crediamo che tutti i venti contrari che hanno afflitto la sostenibilità siano transitori e che, di conseguenza, la sovraperformance sia destinata inevitabilmente a tornare, premiando quelle metodologie di investimento nella transizione basate su ricerca fondamentale e dati scientifici. A quel punto, anche gli investitori, che oggi sono delusi o dubbiosi, dovranno ripensare le loro allocazioni di portafoglio. Speriamo che riescano a farlo sfruttando tutte le opportunità di prezzo attuali. Noi continueremo a concentrarci sull’innovazione di prodotto e sullo sviluppo della nostra metodologia di analisi, ricerca e risk management applicate alla sostenibilità. Si tratta di un lavoro in costante evoluzione e vogliamo farci trovare pronti quando la tempesta passerà e i venti contrari diventeranno favorevoli.

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