In uno scenario economico globale, caratterizzato da molte insidie, la percezione degli investitori è spesso molto distante dalla realtà effettiva e l’emotività resta il fattore principale da gestire nel processo di investimento. "Lo scenario economico globale è ancora sotto il segno del Grande Divario: nella velocità della crescita nelle diverse aree del mondo e di conseguenza nelle politiche monetarie, soprattutto nelle due sponde dell'Atlantico. Il divario tra Fed e BCE determina il diverso comportamento delle strutture dei rendimenti a scadenza e i rapporti valutari” ha detto Carlo Benetti responsabile Market Research di GAM Italia SGR in occasione dell’incontro "Bund, dollaro e petrolio: scelte di investimento e trappole mentali alla prova della grande inversione".

“Nelle ultime settimane – ha aggiunto Benetti - la normalizzazione dei rendimenti dei titoli governativi europei si è avviata con escursioni in realtà decisamente anomale. L'ingente massa di liquidità in giro per il mondo alla ricerca di investimenti remunerativi continuerà ad essere origine di forti correzioni e di brusche inversioni. I risparmiatori devono quindi acconciarsi a convivere con elevata volatilità e, soprattutto, abbandonare l'idea che la sicurezza del rendimento si trovi ancora negli strumenti tradizionalmente sicuri. Piuttosto diversificazione, flessibilità e orizzonte temporale sono l'antidoto all'incertezza dello scenario. L’investitore deve evitare scommesse direzionali. Nel racconto di Edgar Allan Poe Una discesa nel Maelstrom, un marinaio si salva dal naufragio aggrappandosi ad un barile vuoto che lo risporta in superfice. Per noi di GAM italia SGR il barile vuoto è disponibile per l’investitore attraverso la strategia Multi Asset che garantisce la massima diversificazione con la più ampia flessibilità di gestione all’interno di una cornice di rischio rigorosamente sotto controllo".

Riccardo Cervellin, amministratore delegato di GAM Italia SGR, durante l'incontro ha ricordato che GAM nel 2012 ha dato vita, assieme all’Università Ca’ Foscari, al Laboratorio di Economia Sperimentale dove una ventina di ricercatori conduce ricerche avanzate sul comportamento degli individui in ambito economico, ed avviato la collaborazione con il professore emerito Paolo Legrenzi, professore emerito di psicologia dell’Università Ca’ Foscari, autore di una appuntamento settimanale “dedicato agli intermediari finanziari e agli investitori, con la rubrica “I soldi in testa”, pubblicata ogni giovedì  sul sito GAM.

Il riferimento all'emotività come fattore critico nel processo di investimento ha consentito a Legrenzi di presentare alll'incontro il suo nuovo libro ("Sei esercizi facili per allenare la mente", pubblicato da Raffaello Cortina Editore) nel quale sono illustrati sei esercizi che nonostante la loro facilità “mandano in cortocircuito il nostro modo abituale di pensare” ha detto Legrenzi “la loro spiegazione aiuta a ragionare e comprendere i meccanismi con i quali pensiamo e decidiamo. Si tratta di meccanismi "democratici", nel senso che colpiscono tutti gli individui indipendentemente dalla loro intelligenza o cultura, genere o provenienza, che si ripetono e condizionano i nostri comportamenti nella vita lavorativa e personale”.