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5/4/2015 | Redazione Advisor
All’inizio del settimo anno di questo mercato azionario rialzista e prossimi alla fine di oltre un trentennio di mercato obbligazionario toro, alcuni investitori profetizzano la fine dei rendimenti come li conosciamo. Michael Spinks, portfolio manager di Investec Global Diversified Growth Fund, analizza tre idee del portafoglio multi-asset, che il team definisce come "non correlate".
1) Azioni di Taiwan vs azioni di Singapore
La nostra analisi interna aveva ben classificato il mercato azionario di Taiwan, ma era molto meno positiva su quello di Singapore. Taiwan, abbiamo concluso, offriva un potenziale di crescita di qualità a valutazioni ragionevoli con favorevole posizionamento degli investitori e una positiva revisione delle aspettative degli utili. Singapore, dall’altra parte, aveva fondamentali deboli e mancava di revisione degli utili, elementi che hanno avuto un peso maggiore rispetto alle interessanti valutazioni offerte.
Era, inoltre, interessante la rispettiva composizione settoriale, poiché l’overweight del settore tecnology di Taiwan offriva esposizione al recupero statunitense ma, rispetto ad altri mercati emergenti, era meno esposto al potenziale rialzo dei tassi d’interesse statunitensi. Singapore era caratterizzato da una pesante propensione verso le banche, con un’esposizione piuttosto elevata ai prestiti cinesi e l’indebolimento del settore immobiliare domestico. Quindi, nel complesso, questa posizione ha offerto esposizione ai cicli di crescita statunitensi ed europei, coprendo dal rischio di un ulteriore indebolimento della Cina.
2) Fiorino ungherese vs zloty polacco
Anche se siamo positivi sulle prospettive dell’economia polacca nel medio termine, ci preoccupava il più breve periodo a causa della caduta dell’inflazione e della prospettiva di tagli dei tassi d’interesse in reazione all’indebolimento dell’attività industriale. L’esposizione a Russia e Ucraina ha anche messo pressione sulla crescita. L’Ungheria, d’altro canto, offriva una forte crescita economica, un’inflazione che si stava risollevando da un livello molto basso, e un ambiente stabile per i tassi d’interesse. Questa posizione era un modo per approfittare di una politica monetaria e previsioni di crescita divergenti tra i due Paesi, con il vantaggio aggiuntivo che il fiorino ungherese era relativamente meno costoso dello zloty polacco.
3) Obbligazioni governative a 10 anni australiane vs obbligazioni governative statunitensi a 10 anni
Questa idea si basava sulla visione che le divergenze in politica monetaria e nei dati economici fondamentali avrebbero condotto i tassi d’interesse in Australia e negli Stati Uniti in direzioni opposte. Questa tendenza si è già verificata per un certo tempo ma, a nostro parere, potrebbe continuare ad essere ancora più evidente nel prossimo futuro, poiché gli Stati Uniti iniziano a rimuovere gradualmente gli stimoli di politica monetaria mentre l’Australia prevede di essere maggiormente accomodante aggiustando al ribasso i tassi e andando verso un boom irripetibile in termini commerciali.
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