In un contesto di tassi di interesse ai minimi storici, di un euro debole e del prezzo del petrolio ai minimi, molti gestori credono che i flussi finanziari restino a favore della borsa e delle azioni che hanno dividendi di gran lunga superiore ai rendimenti dei bond. Condivide questa view Stefano Reali (nella foto), gestore azionario di Pharus Sicav, che dà un giudizio positivo sull’equity europeo: mantiene valutazioni attraenti rispetto all’equity statunitense e che beneficia in maniera consistente del combinato effetto positivo del Quantitative Easing, dell’euro debole e del basso prezzo del petrolio.

"All’interno del panorama azionario uno dei settori che riteniamo più interessanti in ottica di medio lungo periodo è quello delle società biotech. Il settore sarà caratterizzato da un flusso costante di promettenti risultati clinici e dall’approvazione di nuovi farmaci innovativi. Le valutazioni sono tuttora interessanti ed in linea alla media storica, con i titoli large cap che quotano su livelli di PE di poco superiori rispetto ai multipli del settore farmaceutico e del mercato nel suo complesso, a fronte però di un profilo di crescita decisamente superiore" spiega Reali ad AdvisorOnline.it.

"Siamo positivi - prosegue - sul settore finanziario, in particolare su alcune banche italiane, che crediamo potrebbero beneficiare di un consistente re-rating alla luce della ripresa ciclica in atto, unita ad uno scenario di M&A che dovrebbe partire tra le banche popolari. Restiamo positivi sul settore delle utilities ed in particolare sulle regolate, un business relativamente insensibili alla crescita economica, con importanti piani d’investimento già approvati dal regolatore e con una stabile e costante crescita dei dividendi (5-6% circa). In generale, vediamo interessanti opportunità d’investimento in quelle società che riescono a combinare elevati dividendi e crescita degli utili. Società operanti in business in crescita, in grado di creare valore per gli azionisti, con una sana struttura finanziaria, in grado di distribuire dividendi sostenibili e crescenti nel tempo".

Quali i titoli su cui puntare? "Siamo positivi su Cisco. Crediamo - sottolinea il gestore - che la società sia uno dei principali player per beneficiare di alcuni dei trend secolari più promettenti come il cloud computing, il consolidamento dei data server ed infine il dirompente concetto di internet delle cose. Apprezziamo molto la generosa politica di buy-back e di dividendi della società, con dividendi cresciuti ad un CAGR del 10-15% negli ultimi anni ed un dividend yield corrente del 2,8%".

Altri titoli su cui Reali è positiva sono Visa, che "permette di essere esposti al tema globale e strutturale del passaggio verso sistemi di pagamento elettronici e senza utilizzo di contante e , combina un interessante profilo di crescita a valutazioni ragionevoli"; Snam, che "opera all’interno di un business trasparente e totalmente regolato, relativamente insensibile alla crescita economica di medio periodo"; Atlantia, che "offre un profilo di rischio-rendimento interessante per gli investitori che vogliono puntare sulla ripresa del ciclo economico Italiano"; e Marr, che, nonostante la crisi del settore, "sta stabilmente crescendo e guadagnando quote di mercato, anche grazie a mirate acquisizioni esterne. Inoltre i benefici legati all’Expo non sono ancora correttamente incorporati nelle stime degli analisti" conclude Reali.