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Candriam: ecco perché preferiamo l'azionario europeo

4/9/2015

La casa di investimento franco - belga consiglia di puntare sul Dax e sulle small cap. Nel reddito fisso meglio guardare al di là dell'area Euro


Le valorizzazioni dei titoli azionari restano interessanti, soprattutto se confrontati con i rendimenti obbligazionari, prossimi ai minimi storici. L’area Euro, secondo il team di investimento di Candriam Investors Group, è chiaramente la zona da selezionare tenendo presente che la liquidità e la crescita rimangono elementi chiave per il proseguimento della progressione. Nel Vecchio Continente le borse traggono vantaggio da una maggiore spinta economica relativa rispetto agli Stati Uniti e di un maggiore potenziale di ripresa dei risultati aziendali, sulla scia della crescita economica.

Una crescita economica reale dall’1 al 2% produce un impatto positivo di oltre il 10% sugli utili attesi, spiega la casa di investimento franco - belga, aggiungendo che le previsioni a 12 mesi degli utili per azione dell'indice MSCI Europe rispetto agli Stati Uniti sono attualmente ai minimi degli ultimi 15 anni. In particolare, per capitalizzare la ripresa economica e la svalutazione dell’euro, Candriam suggerisce l’investimento nel DAX, l’indice principale del mercato tedesco, mentre il segmento small cap è attraente in ottica di vantaggi derivanti dalla ripresa dell’area Euro, poiché costituiscono un’esposizione a leva sulla crescita, in quanto l’andamento dei loro profitti è più volatile e quindi potenzialmente maggiore durante i periodi di espansione economica.

Quanto al reddito fisso, sebbene l’80% dei rendimenti delle obbligazioni sia inferiore all’1% e le prospettive di rendimento continuano ad essere deboli, esistono ancora molteplici opportunità per l’investitore capace di guardare al di là dell’area Euro. La diversificazione del portafoglio nel segmento obbligazioni governativo offre rendimenti positivi, grazie alle obbligazioni norvegesi, australiane o polacche e, tanto più, perché le banche centrali di questi Paesi potrebbero ribassare ulteriormente i tassi di riferimento.

Maggiore cautela, invece, necessitano gli investimenti nell'obbligazionario governativo emergente: sebbene vanti un ulteriore potenziale di quasi il 5% per i mesi a venire, potrebbero risentire nel breve termine della normalizzazione delle misure della Fed. Per beneficiare di queste prospettive, la selezione delle singole emissioni è fondamentale. Ad esempio, Candriam menziona il Kazakhstan o lo Sri Lanka, che consentono ancora di raggiungere un rendimento vicino al 6% per le obbligazioni denominate in dollari. Le obbligazioni corporate rappresentano un’ulteriore opportunità: alcune obbligazioni ibride di società dell'Eurozona offrono rendimenti ancora decenti, beneficiando di fondamentali in via di miglioramento, mentre al di fuori dell’area Euro, le obbligazioni USA ad alto rendimento offrono un potenziale ancora maggiore, e questo mentre la maggior parte delle imprese americane sta cercando di finanziarsi in Europa.


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