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Schroders: nuvole nere sull'orso russo

4/2/2015 | Redazione Advisor

I sorprendenti dati dell'ultimo trimestre 2014 non hanno reso più ottimista l'esperto dei mercati emergenti Craig Botham. Ecco perché


L’economia russa, nonostante le sanzioni e l’embargo dalla Ue, ha messo a segno una performance migliore di quella attesa negli ultimi tre mesi del 2014, con il PIL in crescita dello 0,4% rispetto all’anno precedente, contro una variazione nulla (0%) attesa dal consensus. Ma quale sarà la tendenza nel 2015? Il commento di Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders.


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Nell’ultimo trimestre del 2014, l’economia russa ha messo a segno una performance migliore di quella attesa, con il PIL in crescita dello 0,4% rispetto all’anno precedente, contro una variazione nulla (0%) attesa dal consensus. La crescita del 4* trimestre è stata più bassa rispetto al +0,9% segnato nel trimestre precedente (dato rivisto al rialzo), tuttavia si poteva prevedere una lettura più debole, dato il crollo quasi disastroso del petrolio nelle ultime settimane del 2014. La crescita per l’intero anno si attesta allo 0,6%. Guardando ai dati disaggregati della spesa, la crescita registrata è derivata interamente dal consumo delle famiglie, che ha mostrato un’espansione dell’1% a/a, in aumento dallo 0,2% del trimestre precedente.

La spesa pubblica e gli investimenti hanno subito una contrazione, così come le esportazioni. Ciò combacia con alcuni segnali secondo cui i consumatori hanno concentrato i consumi all’inizio del periodo per via dell’alta inflazione, che è chiaramente su un percorso di crescita non sostenibile. Su base settoriale, la crescita è stata registrata solo in alcuni comparti. L’industria manifatturiera è riuscita a malapena a crescere, mostrando un’espansione dello 0,6% a/a, continuando così la fase di rallentamento. Le letture degli indici PMI nel primo trimestre indicano che quest’anno dati più negativi saranno la prassi. I dati del 1* trimestre 2015 sono stati a dir poco deboli. L’inflazione continua a salire (ora si attesta a quasi il 17%) sebbene la produzione industriale e il PMI segnalino che l’attività economica è debole sotto tutti i punti di vista.

Anche il reddito disponibile sta diminuendo, rendendo improbabile la prospettiva di un sostegno derivante dal settore dei consumi. Non c’è bisogno di dire che la sorprendente crescita del 4* trimestre 2014 non ci ha reso più ottimisti sull’outlook per il 2015. Quest’anno infatti, a meno di una totale inversione di rotta da un punto di vista politico e di una rimozione delle sanzioni internazionali, o di una forte risalita dei prezzi del petrolio, dobbiamo prepararci a una significativa contrazione dell’attività economica della Russia.

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