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Equity: nonostante tutto Mosca ha guadagnato il 30%

3/3/2015

Raiffeisen CM: per vedere una ripresa efficace dell'economia bisognerà aspettare una distensione in Ucraina e un netto consolidamento del prezzo del petrolio


Nonostante il 2015 si annunci come un anno molto difficile per la Russia, non mancano i segnali positivi anche se una ripresa efficace e duratura è poco probabile finché la congiuntura e la valuta non si stabilizzeranno in modo permanente. Ciò richiederà però sia una distensione nella crisi ucraina sia un netto consolidamento del prezzo del petrolio. Lo fa notare nell’ultimo report sui mercati emergenti Raiffeisen Capital Management. Partiamo dai due fattori che stanno trascinando l’economia di Mosca in basso: rublo e prezzo del petrolio. A inizio anno hanno ancora ceduto, ma si sono però di nuovo leggermente ripresi di recente.
 
I dati economici russi, sottolineano gli analisti dell’asset manager austriaco, sono stati in prevalenza molto migliori delle attese nonostante le sanzioni e il crollo del prezzo del petrolio. La Russia, tuttavia, è stata declassata dalle tre grandi agenzie di rating, con S&P e Fitch che non classificano più la Russia come investment grade. Una simile iniziativa è attesa da Moody’s nelle prossime settimane. Come motivazioni vengono tra l’altro citate l’imminente recessione, le sanzioni dell’Occidente, gli introiti fiscali inferiori e i deflussi dei capitali. 
 
La reazione delle obbligazioni russe e del rublo è stata però abbastanza contenuta, prosegue nel report Raiffeisen Capital Management: la banca centrale ha tagliato a sorpresa dal 17% al 15% il tasso guida che aveva aumentato massicciamente a dicembre a sostegno del rublo. Poi c’è il fattore Ucraina: la situazione nell’Est del paese devastata dalla guerra sta peggiorando di nuovo. La tregua di settembre già molto fragile è definitivamente finita a metà gennaio con una grande offensiva dell’esercito ucraino. A metà febbraio, a Minsk i rappresentanti dell’Ucraina e dei ribelli con la mediazione di Francia, Germania e Russia hanno elaborato un piano per un nuovo cessate il fuoco e una soluzione pacifica del conflitto. Rimarrà, però, da vedere, se questo piano avrà una vera chance. Il mercato azionario si è comunque ripreso significativamente, sottolineano i gestori austriaci: dall’inizio dell’anno il MICEX ha guadagnato quasi il 30%. In dollari USA, tuttavia, il guadagno è soltanto la metà. 
 

 

 

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