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2015, che anno sarà secondo Allianz G.I.

12/22/2014

Stefan Scheurer, vice president del team Global Capital Markets & Thematic Research spiega cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo anno e come potrebbero evolversi le singole economie e soprattutto quali forme di investimento saranno favorite


Un anno interessante per i mercati finanziari, con i suoi alti e bassi, sta giungendo al termine. Come sempre, nel periodo che precede il Natale, Allianz Global Investors volge uno sguardo al nuovo anno. Stefan Scheurer, vice president del team Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors commenta: cosa dobbiamo aspettarci per il 2015? Come potrebbero evolversi le singole economie e soprattutto quali forme di investimento saranno favorite?


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Per i Paesi avanzati, nei prossimi trimestri prevediamo una crescita economica ancora intorno al tasso tendenziale. Ciò vale soprattutto per gli Stati Uniti, dove l’espansione potrebbe sorprendere in positivo. La spesa per consumi privati, sostenuta dai progressi del mercato del lavoro e dagli aumenti salariali, dovrebbe fornire un contributo stabile allo sviluppo economico. Anche l’attività di investimento, dopo anni di crescita debole, potrebbe riguadagnare slancio grazie a condizioni di finanziamento più favorevoli.

 

Mentre anche nel Regno Unito la congiuntura è sostanzialmente positiva, per quanto riguarda l’Europa continentale manteniamo una visione cauta ma non troppo negativa, grazie soprattutto al graduale miglioramento del mercato occupazionale, alla flessione dei prezzi energetici e alla politica fiscale meno restrittiva, anche se ultimamente i rischi al ribasso sono aumentati.

 

Quanto al Giappone, nei prossimi mesi la crescita economica dovrebbe registrare una ripresa. Resta qualche incertezza sullo scenario di medio periodo, nonostante la “Abenomics”, la debolezza dello Yen e la solida ripresa degli investimenti aziendali.

 

Il momentum sulla crescita dei mercati emergenti si è indebolito, ma queste economie continuano a evidenziare progressi più consistenti di quelle sviluppate. Il forte aumento dell’indebitamento del settore privato registrato nei Paesi emergenti a partire dal 2008, soprattutto in Cina, frena la crescita reale e nominale.

 

Per il 2015 ci attendiamo una crescita moderata dell’economia globale, che, insieme a politiche monetarie più espansive, dovrebbe continuare a favorire le asset class rischiose. Tuttavia, occorre mettere in conto una maggiore volatilità, soprattutto se le Banche Centrali, e in particolar modo la Fed, inizieranno a invertire la rotta. Ciò significa che la gestione attiva come fonte di alpha acquisterà sempre più importanza ai fini dei rendimenti complessivi degli investimenti.

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