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Massimo Tosato (Schroders): "No a troppe regole sui fondi comuni"

11/14/2014 | Alessandro Chiatto

Intervistato a Londra, in occasione della Media Conferece 2014, l'executive vice chairman della casa d'investimento britannica spiega: "Non c'è necessità di ulteriori paletti: i prodotti sono regolati bene"


“I prodotti sono regolati bene, non vedo necessità di una nuova regolazione sui fondi comuni”. Così Massimo Tosato (nella foto), executive vice chairman di Schroders, che è stato intervistato a margine della Media Conferenze 2014 a Londra. “Attraverso il digital, i clienti vogliono participare e ci fanno capire che noi non controlliamo il mercato” ha detto Tosato. “Non rispondo da esperto, che non sono, ma da cittadino. In Italia c'è ancora un eccesso di copertura territoriale del sistema bancario. Un esempio: da quando sono arrivato qui, 16 anni fa, utilizzo gli strumenti digitali in modo sofisticato, ma credo di essere stato in banca dove ho il conto 4 - 5 volte. Questa credo sia la norma nell'esperienza di tutti quanti e questo tenderà ad aumentare. I servizi quotidiani che non richiedono advice passeranno al mondo interattivo. Quindi ci si pone questa domanda: che tipo di design deve avere il branch, ed è la domanda che ogni banca si sta ponendo".
 
Parlando della Mifid II, Tosato ha detto che “bisognera vedere come funzionano i provvedimenti attuativi e l'interpretazione che verrà data, e questo è estremamente rilevante nella loro efficacia". Quale può essere la direttiva più incisiva in breve tempo? "Bisogna vedere - ha sottolineato Tosato - come la direttiva per il mondo assicurativo viene emanata e i contenuti, cioè quanto viene assimilato alla Mifid II relativamente ai servizi finanziari. Si sta lavorando a livello di Financial Stability Board sul rischio sistemico".

"Mi sembra che Mark Carney (presidente Fsb e governatore Banca centrale inglese, ndr), con il quale abbiamo avuto un incontro un paio di settimane fa, conosca bene il funzionamento dei mercati ed è molto attento a capire se il rischio sistemico è delle aziende che fanno asset management o dei prodotti e delle attività che queste aziende svolgono. In effetti, essendo l'asset management agency business, non un principal business, sono i prodotti e le attività sul mercato che possono avere il rischio sistemico, non l'azienda con il suo patrimonio. A differenza del mondo bancario e delle banche d'affari, infatti, gli asset management non mettono a rischio il proprio capitale, lavorando in nome e per conto di soggetti terzi" ha concluso il manager. 

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