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I BRIC non viaggiano alla stessa velocità

9/11/2014 | Redazione Advisor

Che fine hanno fatto i BRIC? E, soprattutto, quale destino avranno? La risposta a queste domande arriva da Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders che in un report annuncia ...


Che fine hanno fatto i BRIC? E, soprattutto, quale destino avranno? La risposta a queste domande arriva da Craig Botham, Emerging Markets Economist di Schroders che in un report annuncia la revisione delle stime sulla crescita del PIL di Brasile, Russia, India e Cina. E non mancano le sorprese. 

 

Per quanto riguarda la Cina, Botham rivela che "la crescita del PIL cinese è stata rivista al rialzo, al 7,3% per il 2014, grazie ai diversi pacchetti di stimoli decisi dal Governo e dal costante impegno sul target del 7,5% per l’anno in corso, elementi che hanno dato sostegno all’attività economica" spiega l'esperto che non esclude che "dato il contesto di bassa inflazione, potrebbe essere deciso un ulteriore stimolo, sul fronte monetario".

 

Diverso il discorso per il Brasile. In questo caso i dati relativi all’economia si sono rivelati più deboli rispetto alle attese ed è difficile prevedere un miglioramento per quest’anno. "Al contempo" continua l'Emerging Markets Economist di Schroders, "sul fronte elettorale, Marina Silva costituisce ora una vera minaccia per l’attuale presidente, Dilma Rousseff. Una vittoria di Silva costituirebbe un miglioramento rispetto a Rousseff, ma la reazione dei mercati è difficile da anticipare". Per questo, al momento, Schroders ha tagliato le stime per la crescita del PIL brasiliano allo 0,6% nel 2014 e all’1% nel 2015.

 

Lo scenario è invece di graduale miglioramento quando si parla di India. Secondo Botham "il progresso del nuovo Governo Modi nell’attuazione delle riforme sarà fondamentale per l’economia Indiana", per questo per l’anno in corso, "uno scenario di crescita in graduale miglioramento resta il nostro scenario base, con rischi al rialzo legati alla performance delle esportazioni". Tuttavia, la politica monetaria sembra destinata a restare un peso per l’economia, sotto la guida del governatore della Banca Centrale, Raghuram Rajan, che mantiene un profilo da “falco”. "Ci aspettiamo il primo taglio dei tassi di interesse nel terzo trimestre del 2015" spiega Botham che sembra avere le idee chiare anche quando si parla di Russia e Ucraina.

 

"L’escalation della crisi in Ucraina e le sanzioni a essa legate hanno fortemente pesato sulle prospettive di crescita dell’economia russa, mentre le sanzioni imposte da Mosca stessa sulle importazioni produrranno probabilmente un’impennata dell’inflazione dei beni alimentari" conclude l'esperto di Schroders. "Per queste ragioni, stimiamo una crescita dello 0,2% nel 2014 e dello 0,5% nel 2015".

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