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Cina: i settori in grado di cavalcare la svolta economica

5/5/2014

I maggiori beneficiari saranno i beni di consumo discrezionali e di base, ma anche informatica, internet, assicurazioni, energie rinnovabili e sanità


Con il dodicesimo Piano Quinquennale (2011-2015) Pechino aveva annunciato di volere puntare a un miglioramento qualitativo, piuttosto che quantitativo, della propria crescita, favorendo l’urbanizzazione, adottando politiche economiche mirate, elevando il tenore di vita della popolazione e, quindi, stimolando i consumi interni. La transizione in corso da un modello basato sull’export e sugli investimenti a uno incentrato sui consumi interni ha portato, però, a un rallentamento della crescita economica e a performance azionarie complessivamente deludenti. Tuttavia, proprio questi cambiamenti favoriscono alcune aree dell’economia e, in particolare, le aziende meglio posizionate per beneficiare delle trasformazioni in atto in Cina.

Ne è convinto Raymond Ma (nella foto), gestore del fondo FF China Consumer Fund di Fidelity Worldwide Investments avvenuto tre anni fa: "Nello scenario che si va delineando vi sono segmenti che risultano penalizzati, come le materie prime e i prodotti industriali che hanno registrato una crescita eccezionale negli ultimi 30 anni ma che oggi hanno problemi di capacità in eccesso. I maggiori beneficiari della nuova fase di crescita saranno, invece, i settori della "Nuova Cina" supportati da trend sociali, politici ed economici i cui effetti sono ancora all’inizio, cioè le migliori aziende non solo nei settori dei beni di consumo discrezionali e di base, ma anche in quelli dell'informatica e di internet, delle assicurazioni, delle energie rinnovabili e della sanità”.

Guardando, poi, agli scenari futuri del mercato, secondo Raymond Ma non dovrebbero sorprendere un certo rallentamento della crescita del Pil cinese o i dati poco entusiasmanti dell'Indice dei Direttori d'Acquisto (PMI) del settore manifatturiero. Il gestore di FF China Consumer Fund ritiene, infatti, che tali sviluppi siano una conseguenza necessaria della graduale trasformazione della Cina.

La crescita del Paese, se pur ridotta rispetto al passato, è comunque di gran lunga superiore a quella che si registra nella maggior parte delle economie mondiali e nonostante la prosecuzione della campagna contro la corruzione, i consumi dovrebbero evidenziare un'espansione del 9 - 10% in termini reali. Questa tendenza sarà ulteriormente sostenuta dalla solidità dell'occupazione e dalla crescita vigorosa dei salari. “Siamo inoltre fiduciosi – spiega Raymond Ma - negli effetti positivi che deriveranno dalle riforme governative in tema di urbanizzazione, di allentamento della politica del figlio unico, di riforma delle imprese di Stato e dalle molte altre misure annunciate da Pechino”.

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