Tempo di lettura: 2min
3/4/2014 | Alessandro Chiatto
I recenti provvedimenti della Banca Popolare della Cina (PBoC) hanno causato un deprezzamento del Renminbi cinese di circa l'1% in una settimana. Ciò ha sollevato dubbi sulle previsioni di un continuo apprezzamento a lungo termine della valuta cinese. Asoka Woehrmann, co-direttore investimenti di Deutsche Asset & Wealth Management (DeAWM) commenta questa decisione:
"Due sono le possibili motivazioni del recente comportamento della PBoC: da un lato, un cambiamento nella politica monetaria causato delle preoccupazioni sulla crescita del PIL e sulla competitività. Dall’altro, un tentativo di arginare gli afflussi speculativi in Cina".
"La prima ipotesi (un cambiamento nella politica monetaria per sostenere la crescita) non è molto probabile in quanto la Cina nella sua storia recente non è mai ricorsa alla politica monetaria per contrastare la crescita, nemmeno durante la crisi asiatica del 1997 o del 2008/2009. In realtà, non vi è alcuna necessità di uno stimolo per le esportazioni della Cina che recentemente hanno registrato la crescita più alta in Asia."
"E’ più plausibile la seconda ipotesi, ovvero il tentativo di arginare gli afflussi speculativi. Questi afflussi, chiamati anche “denaro caldo”, sono aumentati bruscamente dalla fine dell'estate del 2013, quando i rendimenti obbligazionari e del mercato monetario sono aumentati in modo significativo. Con dei tassi monetari e obbligazionari che dovrebbero rimanere relativamente elevati, la PBoC, preoccupata per ulteriori afflussi, ricorre allo strumento del tasso di cambio per far fronte al capitale speculativo nel breve termine. E la contromisura sembra dare i suoi frutti: il capitale speculativo sta già lasciando il paese".
"Ci aspettiamo che nel lungo termine il trend di apprezzamento della valuta riprenda secondo un ritmo graduale e modesto, rimanendo uno strumento fondamentale per riequilibrare l'economia cinese verso una crescita più sostenibile. Tuttavia, la tendenza al rialzo si concretizzerà con maggiore volatilità a breve termine, al fine di disincentivare gli speculatori".
"Come precursore di un'ulteriore liberalizzazione dei tassi di cambio, potremmo vedere un allargamento del range - probabilmente nell’intorno dell’1-2 % - del cambio Dollaro/Renminbi nei prossimi mesi. Ne conseguirà una volatilità Dollaro/Renminbi in entrambe le direzioni. Ulteriori dettagli della Riforma sul forex dovrebbero essere svelati durante il 12° Congresso del National People Congress (NPC), che aprirà la sua seconda sessione il prossimo 5 marzo. Molto probabilmente le riforme dei mercati finanziari e altri liberalizzazioni resteranno un obiettivo chiave. Ci aspettiamo che l'incertezza circa la futura direzione valutaria svanisca”.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie