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AXA IM, i tre scenari per l'obbligazionario 2014

2/26/2014 | Alessandro Chiatto

Nick Hayes, gestore del comparto AXA WF Global Strategi Bonds, spiega quale potrà essere l'evoluzione del mondo obbligazionario nel corso dell'anno


“Anche se a velocità diversa, il quadro macroeconomico sta migliorando su entrambe le sponde dell’Atlantico. Gli USA hanno iniziato a ridurre il programma di acquisti obbligazionari, a riprova del fatto che l’economia è in ripresa nonostante si predichi ancora cautela. In Europa, il recupero è esitante in un contesto di bassa inflazione e dati occupazionali fiacchi, ma con un’espansione irregolare tra settori e Paesi diversi, oltre ai rischi politici e alle correzioni strutturali che aggravano la situazione". E' l'incipit dell'analisi di Nick Hayes, gestore del comparto AXA WF Global Strategic Bonds.

 

Nella sua analisi, il gestore ritiene che nel 2014 potrebbero verificarsi tre scenari principali:

 

1. Proseguimento del “risk-on”, supportato dalla forward guidance e dalla caccia ai rendimenti: ottenere rendimenti elevati potrebbe essere molto difficile in questo scenario. L’high yield potrebbe raggiungere il 5-6%, forse una percentuale più alta nel debito dei mercati emergenti (EMD) poiché quest’asset class continua a essere poco apprezzata. Il debito dei mercati emergenti potrebbe però riprendersi se il “risk-on” continuasse a determinare il comportamento degli investitori.

 

2. Un qualche evento potrebbe provocare una correzione dei mercati con conseguente ampliamento degli spread e calo dei titoli azionari: gli utili o la crescita potrebbero deludere, le sorti dell’Europa potrebbero destare nuovamente preoccupazione, potrebbe verificarsi il crollo di un mercato emergente o un qualunque altro evento imprevedibile. Riteniamo che gli spread di rischio non siano sufficientemente ampi da compensare gli investitori nell’eventualità di uno shock improvviso.

 

3. Economia forte, ritorno dell’inflazione e notevole aumento dei rendimenti: scommetterei che questa eventualità non lascerebbe indenni spread e titoli, per cui il mercato obbligazionario potrebbe avere un duplice effetto di aumento dei tassi risk-free e degli spread del credito.

 

“Al momento lo scenario dominante è il numero 1. Anche con la ripresa globale in atto, stiamo entrando nella fase successiva del tapering, che consiste in sostanza nel fatto che i policymaker smorzino le aspettative di aumento dei rialzi dei tassi.  Con uno scenario core che prevede l’aumento dei rendimenti obbligazionari e la riduzione degli spread del credito, nel comparto AXA WF Global Strategic Bonds manteniamo una duration bassa, con meno di 3 anni di esposizione. La nostra allocazione maggiore resta quella nell’high yield, per quanto non ai livelli elevati di fine 2013.

 

“Anche se il posizionamento del mercato rientra, all’unanimità, nello scenario 1 (cioè, duration corta, rischio di credito lungo) pensiamo che lo scenario 2 sia sempre più probabile. Lo scenario obbligazionario nettamente ribassista (3) è, a nostro avviso, il meno probabile.

 

“Mentre l’high yield diventa costoso, i titoli di Stato dei Paesi core o il credito di migliore qualità potrebbero ritornare a essere interessanti. Attualmente, gli investitori sono diventati così pessimisti  sui titoli di Stato che quasi li ignorano a prescindere dal prezzo, ma il 2014 potrebbe essere l’anno in cui i Gilt, i Bund o i Treasury torneranno in auge, anche solo per brevi periodi di tempo”.

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