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Equity: l'Europa fa gola a chi va alla ricerca di quotazioni

2/25/2014

I titoli svizzeri e americani invece si manterranno stimolanti per gli investitori orientati al reddito, spiega Carlo Capaul, head of global equities di Swiss & Global Asset Management e gestore del fondo JB Global Equity Income


I mercati azionari globali stanno attraversando una fase di correzione, tuttavia nel medio termine sono poche le alternative agli investimenti in azioni. Ne è convinto Carlo Capaul, head of global equities di Swiss & Global Asset Management e gestore del fondo JB Global Equity Income: "Gli investitori - spiega - dovrebbero sfruttare questa fase di mercato per passare da azioni sopravvalutate a quelle sottovalutate, mentre non vedo alcun motivo per uscire dal mercato azionario".

Rispetto alle obbligazioni, infatti, le azioni continuano a essere interessanti anche in un confronto storico, sebbene lo spazio per un ulteriore ampio rialzo delle quotazioni risulti limitato per quest’anno, soprattutto i titoli azionari con un rapporto dividendi distribuiti e utili realizzati in crescita. Non solo. Il confronto tra rendimenti degli utili per azioni, valore reciproco del rapporto prezzo/utile, e i tassi d’interesse delle obbligazioni, mostra l’attuale appeal delle azioni.  

Quasi 2.400 società su oltre 4.500 hanno già comunicato i dati relativi all’anno finanziario 2013. La crescita degli utili del Bloomberg World Index si è recentemente assestata a quasi il 7%. Con una crescita del 25%, i titoli finanziari sono in testa, seguiti dai produttori di beni voluttuari (17%) e dalle utilities (15%). Carlo Capaul si attende che anche i rendimenti dei dividendi continueranno a crescere. Secondo Capaul, il rendimento dei dividendi si attesta attualmente intorno al 2,4% per il MSCI World Index. Prendendo in considerazione i vari programmi di riacquisto di azioni, il rapporto dividendi distribuiti /utili realizzati sarebbe ancora più elevato.

Tuttavia, non tutti i mercati sono ugualmente interessanti. I titoli svizzeri e americani si manterranno stimolanti per gli investitori orientati al reddito per la loro rendita elevata da capitale proprio. "Per chi è alla ricerca di quotazioni favorevoli, l’Europa dovrebbe risultare molto vantaggiosa", prevede Capaul. L’esperto vede potenziale solo in alcuni titoli selezionati dei paesi emergenti. ”Fino a quando in questi mercati non si stabilizzeranno i tassi di  cambio e i tassi d’interesse a breve termine, vi investiremo soprattutto indirettamente, attraverso aziende dei mercati sviluppati che hanno successo nei paesi emergenti".

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