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East Capital guarda a Russia e Cina per il 2014

12/5/2013 | Alessandro Chiatto

Una modesta ripresa globale, con diverse incognite e con un occhio particolare a Russia e Cina. E' l'analisi di East Capital relativa al 2014, che spiega come il prossimo sarà ancora un anno divergente


Una modesta ripresa globale, con diverse incognite e con un occhio particolare a Russia e Cina. E' l'analisi di East Capital relativa al 2014, che spiega come il prossimo sarà ancora un anno divergente. 

 

"Una delle conseguenze della ripresa sarà la diminuzione di alcuni programmi di stimolo monetari nel corso dell’anno. Nel contempo ci sono molte questioni che rimangono sul tavolo negli USA e nell’Eurozona, ma non vediamo l’eventualità di rischio sistemico. Ci aspettiamo che permarrà parte del pessimismo che avvolge i mercati emergenti. Crediamo inoltre che i prezzi delle commodity continueranno a diminuire leggermente, in parte a causa del deprezzamento del dollaro".

 

"L’Est Europa, che in generale segue il trend globale, vedrà una moderata accelerazione economica nel 2014, rispetto a un livello di partenza relativamente basso. Nonostante la divergenza della crescita economica si sia recentemente ridotta, ci sono importanti differenze in termini di sostegno esterno e di vulnerabilità. A conti fatti, riteniamo che la Russia sarà una delle storie più interessanti del 2014 a livello macroeconomico, mentre la Turchia sembra essere una delle più rischiose. L’Europa Centrale è attraente da una prospettiva macro, ma rischiosa da un punto di vista normativo. Ci aspettiamo che la divergenza nelle economie di frontiera continui".

 

"Riteniamo inoltre che il quadro macro in Asia mostri delle prospettive di crescita irregolari partendo già da una base di discontinuità. La rotazione degli investitori iniziata nel 2013, che favorisce l’Asia settentrionale e meridionale, probabilmente continuerà, in particolare se la Cina porterà a compimento l’ambizioso programma di riforme annunciato, come crediamo che farà. Il miglioramento dell’economia giapponese a seguito del QE continuerà inoltre ad avere ricadute nella regione. Alcuni stati dell’ASEAN sono più vulnerabili al tapering degli USA ed entrano nel 2014 con livelli di valutazioni relativamente alti, rispetto alle medie sia regionali che storiche. La situazione può tuttavia cambiare rapidamente e crediamo nel forte potenziale dell’ASEAN nel medio- lungo periodo".

 

"Crediamo che la Russia e la Cina siano i mercati più interessanti da una prospettiva top-down. Sappiamo tuttavia che i mercati finanziari non scambiano basandosi solamente sui fondamentali. Sebbene parte dell’entusiasmo relativo ai mercati di frontiera si sia ridotto, vediamo significativi rialzi su alcuni di questi mercati nell’Europa emergente e in Asia. Quindi ci aspettiamo che il 2014 sarà un altro anno divergente".

 

 

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