Equity: Rothschild & Cie Gestion è bullish in Europa
11/29/2013 | Massimo Morici
Il team di gestione mantiene la sovraesposizione al settore bancario francese e italiano
Rothschild & Cie Gestion continua a credere nel proseguimento della fase favorevole per le azioni europee e, soprattutto, dei titoli value. Lo spiegano Didier Bouvignies e Philippe Chaumel, entrambi general partner e co-responsabili della gestione, discutendo dei fattori che hanno supportato il rialzo di alcuni segmenti del listino nel 2013, oltreché delle loro view per i prossimi trimestri. “Le sovraperformance dei nostri fondi ha avuto origine dalle decisioni d’investimento che abbiamo saputo prendere. In pratica abbiamo sovraponderato la nostra esposizione azionaria privilegiando l’Europa, ossia l’area maggiormente colpita dalla crisi del 2008 ma anche quella potenzialmente in grado di risollevarsi meglio. Viceversa, ci siamo tenuti distanti dai mercati emergenti” spiega Didier Bouvignies.
“Dal punto di vista settoriale, la scelta dei titoli è stata particolarmente selettiva. Abbiamo investito su società operanti nei settori dei beni e servizi industriali come EADS o Deutsche Post AG, dei media come Atresmedia o TF1, delle banche come Unicredit, o dei pubblici servizi come EDF” aggiunge Didier Bouvignies. “Sono i titoli che hanno evidenziato i migliori progressi di borsa dell’anno. Tra questi, diversi sono di fatto storie di “recovery”, prossimi ad avviare programmi di ristrutturazione organizzative e di costi”.
Molti segnali, secondo i due gestori, portano a credere che queste fonti di performance non si esauriranno nel 2014. Il progressivo riequilibrio della crescita economica continuerà. In particolare le azioni europee hanno ancora un margine rappresentato dal premio al rischio in grado di sopportare un’eventuale stretta monetaria. Il premio di rischio associato ai titoli europei è infatti così consistente che un rialzo dei tassi produrrebbe un impatto molto limitato sulla potenziale rivalutazione di questi attivi.
“Puntiamo sul recupero dei titoli value rispetto ai titoli growth. Anche in questo caso il mercato ha già evidenziato un movimento coerente con la nostra strategia. Dal 2010, i titoli growth hanno incessantemente battuto l’Eurostoxx, a differenza delle azioni value. Questa tendenza ha iniziato da poco a registrare un’evidente inversione, con un recupero di performance da parte delle azioni “value” e una correzione dei titoli di crescita, i quali patiscono non solo le valutazioni relativamente elevate ma anche un’esposizione penalizzante agli emergenti, a causa degli effetti negativi del cambio”, sottolinea Philippe Chaumel. Sul mercato azionario area euro, il team di gestione continuerà in particolare a preferire titoli di società in via di recupero “come Veolia, Peugeot, NH Hoteles, Air France o AkzoNobel” aggiunge Didier Bouvignies. “Al tempo stesso manteniamo una sovraesposizione sulle azioni del settore bancario francese e italiano, le cui valutazioni attuali continuano a sottostimare i rendimenti del capitale netto degli istituti” conclude il responsabile.
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