Tempo di lettura: 2min

Franklin Templeton: India tra paradossi ed opportunità

4/2/2013 | Redazione Advisor

Il Templeton Emerging Markets Group sceglie l'India per la riunione semestrale. E si accorge di come il mercato sia cambiato nel tempo, con nuove priorità


 

Per la riunione semestrale del Templeton Emerging Markets Group tenutasi a marzo è stata scelta l’India, e in questa occasione Chetan Sehgal - executive vice president, managing director India e chief investment officer - ha illustrato le sue considerazioni su questo paese. "Quando sono entrato in Templeton nel 1995, il mercato indiano era molto diverso da quello attuale. Era ancora l’epoca dei certificati azionari fisici e delle rendicontazioni annuali dei risultati contabili. Da allora, la corporate governance ha compiuto un lungo percorso. Il settore finanziario ha ampiamente riconosciuto l’India come un modello di buona corporate governance nell’universo dei mercati emergenti e il livello di trasparenza di numerose società quotate in borsa è aumentato". 
 
 
Secondo Sehgal, l’India presenta un mercato azionario molto vivace, caratterizzato da un alto numero di società quotate in borsa, e vanta una cultura di imprenditorialità e investimenti. "In Templeton, ci riteniamo protagonisti di diritto della crescita e del successo del paese, in quanto andiamo alla ricerca delle opportunità offerte da molte società e settori indiani". L'India, nei tempi recenti, ha dovuto fronteggiare la sua parte di problemi economici, aggravati dalla sfavorevole combinazione di rallentamento della crescita e aumento dell’inflazione nel 2012, che ha legato le mani della banca centrale locale. "Negli ultimi mesi - prosegue Sehgal - anche il mercato azionario ha registrato una notevole volatilità. Un’esigenza urgente è una maggiore chiarezza sul fronte del sistema di tassazione e dei diritti di proprietà nel paese. Il livello di contenziosi è eccessivo e di conseguenza ha minato la fiducia degli investitori".
 
 
Per il team di Templeton Emerging Markets Group, la chiave per sbloccare la potenziale prosperità dell’India è l’incremento dell’occupazione, della produttività e dell’innovazione. Il governo ha ora iniziato ad adottare misure per rivitalizzare la crescita con un’azione politica più efficace. Di recente, il ministro delle finanze indiano P. Chidambaram si è impegnato a riportare sotto controllo il deficit delle partite correnti del paese, incrementando al contempo la spesa in programmi per il welfare. Un’altra priorità dichiarata è quella di rendere il clima più favorevole agli investitori esteri.
 
 
"Sembra che il paese debba attingere alle proprie risorse interne per trovare le soluzioni più opportune. Abbiamo tuttavia visto numerosi imprenditori indiani raggiungere il successo contro ogni previsione e la capacità di rinsaldare tale spirito potrebbe contribuire a imprimere slancio all’economia indiana.
L’India rimane un paese di paradossi e una terra ricca di opportunità" conclude Sehgal. 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?