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Emergenti: i piccoli battono i Bric

3/18/2013

Filippine, Tailandia e Indonesia continuano a salire, nonostante la maggior parte dei mercati azionari emergenti stiano attraversando una fase di consolidamento


A febbraio i mercati azionari della maggior parte dei paesi emergenti sono stati dominati da una fase di consolidamento e si è nuovamente assistito a un andamento piuttosto disomogeneo. E' quello che ermerge dal report mensile sui mercati emergenti a cura di Raiffeisen Capital Management. In generale le perdite dei mercati sono state relativamente modeste nell’Europa dell’Est, mentre nella maggior parte dei paesi Bric le perdite sono state anche del 4/5%.
 

D’altro canto molti dei mercati più piccoli del sud-est asiatico (come Filippine, Tailandia e Indonesia) hanno invece continuato a salire, nonostante le valutazioni già da qualche tempo non possano più essere considerate convenienti.

India
Il deficit della bilancia commerciale ha raggiunto un nuovo record – non è in vista nessun miglioramento duraturo, data la forte dipendenza dell’India dalle importazioni di petrolio. Nel lungo periodo, il mercato azionario indiano sembra tuttavia attraente. Le valutazioni sono modeste rispetto alla crescita attesa degli utili delle imprese e gli sgravi pianificati per gli investitori esteri potrebbero generare nuovi afflussi di capitale nel medio periodo.

Russia
La tanto attesa apertura del mercato dei titoli di Stato agli investitori stranieri è avvenuta a febbraio, ma nelle prime settimane non è riuscita a supportare i titoli di Stato russi, che hanno addirittura subito una leggera correzione nel confronto mensile. Anche il rublo ha avuto un andamento laterale a causa dei prezzi del petrolio in calo. Il mercato azionario è sceso del 4% circa e in questo modo ha quasi completamente ceduto i guadagni realizzati a gennaio. 

Brasile
L’inflazione rimane un problema importante per la banca centrale brasiliana – e allo stesso tempo, l’economia non riesce a decollare. Da un lato, continua il boom dei consumi, dall’altro, troviamo una produzione industriale in forte calo. Una situazione difficile nelle infrastrutture e la mancanza di manodopera sufficientemente qualificata sono problemi che interessano il governo, ma non sono risanabili in tempi brevi.

Cina
Recentemente gli indicatori anticipatori congiunturali cinesi non si sono mossi. Sono però possibili delle distorsioni a causa della Festa di Capodanno che ogni anno cade in giorni diversi. Nonostante ciò, non può essere ignorata la domanda dall’estero piuttosto debole – possibilmente anche una conseguenza del conflitto che si va inasprendo tra Cina e Giappone intorno a un gruppo di isole nel Pacifico rivendicato da entrambi i paesi.

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