L'appuntamento mensile con il mercato azionario italiano si apre con le parole di Settimio Stigliano (nella foto), responsabile Desk Azioni Italiane di Arca SGR, secondo il quale, nel corso del mese di febbraio, l'indice generale della Borsa Italiana ha registrato una performance negativa di circa 8 punti percentuali. Punto di svolta, guardando ai precedenti sei mesi no-stop di rialzo. Si tratta, commenta Stigliano, della peggior performance tra i paesi economicamente avanzati: "Le motivazioni di tale correzione - precisa Stigliano - risiedono prevalentemente nell'esito della consultazione elettorale. Esito che ancora non consente la formazione di una maggioranza di governo stabile ed omogenea".
 

 

Per quanto riguarda le performance settoriali, i settori penalizzati si rivelano essere quello delle Telecomunicazioni (-21%), per via di una esposizione eccessiva ai consumi interni, il settore bancario (-16%) e quello delle assicurazioni (-10%). Tra i settori migliori abbiamo quello dei consumi (4,6%). In particolare hanno performato positivamente i settori del lusso. 

 

Nei titoli peggiori, si segnala Telecom Italia (-23%), con una trimestrale deludente e la decisione necessaria di agire con una contrazione del dividendo di oltre il 50%. Altri titoli in ribasso: Unicredit (-18%) e Intesa Sanpaolo (-17%). Tra i titoli migliori, quelli del lusso (Ferragamo e Tod's), Autogrill (9%) e Campari (6%).
 

 

Lo scenario macroeconomico italiano, sostiene Stigliano, è sempre più preoccupante. Ne danno amara testimonianza la contrazione del GDP, la caduta della produzione industriale, la crescita del tasso di disoccupazione (12%) e l'aumento delle sofferenze del settore bancario. L'area europea non aiuta. Il focus sulla politica italiana potrebbe innescare un effetto a catena da non sottovalutare.      

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