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Consulenti (ex-promotori), non temete l'Italia alle urne

2/21/2013

Probabile che le elezioni italiane creino solo un momentaneo aumento di volatilità, spiega Alessandro Fugnoli di Kairos Partners


Le elezioni italiane non creeranno problemi insormontabili ai mercati, ma un aumento di volatilità è probabile. E' quanto scrive Alessandro Fugnoli (Kairos Partners) nell'ultima newsletter Il Rosso e il Nero destinata agli investitori. "Per l’Italia - spiega  - saranno più decisive le elezioni tedesche di settembre. Al momento c’è un distacco di 19 punti tra la Cdu e la Spd. Se andrà avanti così, dopo il voto la Markel farà quello che vorrà e lo farà con chi vorrà. Il problema è che non è molto chiaro se userà la sua forza per accelerare l’integrazione europea o, al contrario, per tornare a premere sugli altri paesi dell’Eurozona perché riprendano la pratica ascetica dell’austerità e tornino ad avvicinarsi a quel pareggio di bilancio dal quale di fatto stanno, da qualche mese, di nuovo allontanandosi".

Secondo Fugnoli, mentre in Italia si discute di Europa in termini ideologici e astratti, in Germania "si continuano a pubblicare studi che cercano di quantificare e dettagliare le risorse tedesche da destinare ai trasferimenti al resto dell’Eurozona nell’ipotesi di un’unione fiscale". Il dibattito è costante, le posizioni sono divise. "I toni relativamente calmi, in ogni caso, non dureranno a lungo", prosegue.

All’orizzonte, ricorda Fugnoli, si profilano anche i tagli automatici alla spesa che scatteranno negli USA dal 27 marzo. "I mercati - sottolinea - hanno manifestato finora un atteggiamento di sufficienza rispetto a questa scadenza. Contano sul fatto che un compromesso dell’ultima ora venga trovato anche questa volta, ma è molto improbabile che non emerga a un certo punto un po’ di paura".

Di fronte a questi appuntamenti, lo strategist di Kairos Partners consiglia di mantenere un certo distacco, anche sul voto italiano. "In fondo - conclude - le uniche alternative sono una coalizione a due o una coalizione a tre. Ricordiamo anche che la Merkel, in questa fase, non ha nessun interesse a rendere di nuovo incandescente la nostra crisi".

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