Consulenti (ex-promotori), ecco tutta la verità sulla Cina
2/4/2013 | Redazione Advisor
Da La Française AM un report sul quadro macroeconomico asiatico. Il messaggio è: diffidate dei dati pubblicati dai media; l'Asia si sta rialzando
Investire sul mercato azionario asiatico con un approccio di qualità. La Française AM, grazie a Fabrice Jacob, fund manager che da 18 anni abita in Hong Kong, guarda alla Cina e all'intero quadro macroeconomico in chiave di ripresa. Se il 2011 e il 2012 sono stati chiaramente gli anni in cui l’economia cinese è entrata in affanno, le previsioni per la crescita annua del Pil potrebbero far sperare in un recupero.
Certo, il periodo nero ha visto le autorità monetarie cinesi inasprire le condizioni finanziarie nel gennaio del 2010. Le misure amministrative introdotte da vari governi locali per contenere il rialzo del mercato immobiliare e l’effetto declino del pacchetto governativo di stimolo da 4mila miliardi di yen hanno servito su un piatto d'argento il graduale rallentamento economico.
Mentre l’inflazione avrebbe dovuto attenuarsi all’inizio del 2011, l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e delle materie prime ha superato le aspettative.
Se tra gli economisti cinesi prevale l'ottimismo, l'attesa crescita stabilizzata all’8% nel 2012 non sembra essersi sedimentata. Ad oggi, le performance sul piano economico sono state deludenti, soprattuto per l’impatto del rallentamento negli investimenti immobiliari sull’economia.
Secondo La Francaise Am, tuttavia, a fare da traino ad un "rebound" della Cina sarà in particolare il settore industriale ed un ancora stabile livello di occupazione con tanto di crescita di rendimenti. Altra chiave di investimento, l'urbanizzazione, che potrebbe mettere in circolo una catena di fenomeni di rilancio, dalla ricerca di migrazione dalle aree rurali alle città fino alla riforma del sistema Hukou (che comprende educazione e welfare).
La domanda, infine, potrebbe essere: perché investire in Cina proprio oggi? La Cina ha il più alto PIL in crescita nel mondo (7,8% nel 2012) e rappresenta la seconda "valutazione" più economica nella regione. I mercati stanno ancora pagando un anno fatto di bilanci negativi ma si riprenderanno.
I consigli per gli investitori, quindi, vanno dal comprendere che le azioni e le politiche del governo non intendono remare contro, sino al diffidare dei dati macro pubblicati dai media.
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