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Piazza Affari: un 2012 positivo per il listino milanese

12/31/2012

Secondo i dati di Borsa Italiana il valore del mercato milanese è risalito al 22,5% del prodotto interno lordo. Scende però il numero di società quotate e il controvalore degli scambi giornalieri.


 

L'anno targato Mario Monti ha portato bene a Piazza Affari.
Secondo i dati comunicati da Borsa Italiana, aggiornati allo scorso 21 dicembre, nel corso del 2012 il mercato milanese ha recuperato nove punti percentuali di valore.
 
Nel dettaglio, il Ftse Mib storico ha mostrato un rialzo del 9,79% rispetto al 2011, con il massimo annuo toccato il 19 marzo. L'indice All Share è salito dell'8,74%, il Ftse Mib dell'8,25% e lo Star del 15,80%. Lo scorso anno il Ftse Mib aveva mostrato un calo del 25,28% (al 23 dicembre 2011) e del 12% nel 2010. La capitalizzazione complessiva di Borsa Italiana è così salita al 22,5% del pil a quota 364,1 miliardi di euro, rispetto al 20,7% del 2011 e al 27,6% del 2010.
 
Se i numeri sono tutto sommato positivi a livello complessivo, si registra l'assottigliamento della pattuglia di aziende che hanno aperto il capitale al mercato. Il 2012 si chiude infatti con 323 società quotate, in calo dalle 328 dell'anno passato. Nella consueta rassegna di Borsa Italiana si ricorda che le nuove ammissioni nel 2012 sono state sette, di cui sei Ipo (Initial public offering). Di queste, però, solamente quella di Brunello Cucinelli ha riguardato il mercato principale Mta, le altre sono state sull'Aim Italia e sul Mac. Le Ipo erano state nove nel 2011 e dieci nel 2010. Le società revocate durante gli ultimi dodici mesi sono state 13.
 
 
La richiesta delle società al mercato
La raccolta da parte di aziende già quotate o di nuova ammissione in Piazza Affari è stata di 10,3 miliardi, in calo dai 13,1 del 2011. Sedici operazioni di aumento di capitale hanno raccolto 10,1 miliardi, a fronte di 12,5 durante lo scorso anno. La raccolta delle sei ipo è stata di 184 milioni; nel 2012 sono state lanciate altrettante opa  per un controvalore di 1,2 miliardi.
 
 
I singoli titoli
A Unicredit la palma di più scambiato nell'anno.
L'azione dell'istituto di Piazza Cordusio è stata infatti la più trattata sia per controvalore, con un totale di 89,9 miliardi di euro, sia in termini di contratti (6,7 milioni). Per il Tesoro l'anno va invece in cantiere con il grande successo dell'operazione Btp Italia, il primo bond governativo il cui rendimento è legato all'andamento dell'inflazione. Anche grazie alle tre operazioni di collocamento di questi titoli, il Mot, il mercato delle obbligazioni e dei titoli di Stato gestito da Borsa Italiana, ha registrato nel 2012 il suo nuovo massimo storico per numero di contratti scambiati (6,3 milioni, +36,4% sul 2011), pari a 320,2 miliardi di euro (+57,1% sul 2011). Nel caso dell'ultima delle tre aste di Btp Italia, quella del 18 ottobre scorso, è stato stabilito il nuovo record assoluto per scambi in una singola seduta sui mercati obbligazionari di Borsa Italiana con 90.049 contratti e per controvalore con oltre 9,6 miliardi di euro. Si è trattato della più grande emissione obbligazionaria in Europa, con oltre 18 miliardi raccolti in quattro giorni di sottoscrizioni.
 
 
A livello continentale, tra le altre principali borse europee hanno fatto meglio di Piazza Affari i listini di Francoforte, con il Dax che ha segnato un +24,15% e di Parigi (Cac40 +14,03%). Peggio di Milano hanno fatto Londra (Ftse 100 +4,46%) e Madrid (Ibex35 -5,08%).

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