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Fiscal cliff, gli effetti peseranno sulla prima metà del 2013

12/12/2012

A parlare è l'agenzia di rating Moody's che nel recente rapporto sull'economia a stelle e strisce prevede anche uno slancio nella seconda perte dell'anno.


"La politica fiscale americana continuerà a pesare sulla crescita nel 2013, ma l'economia dovrebbe guadagnare slancio nella seconda metà dell'anno, grazie alla ripresa del settore privato".


E' quanto si legge nel rapporto di Moody's Analytics firmato dal capo economista Mark Zandi che considera un accordo sul piano fiscale organico all'inizio del 2013.

 


L'agenzia di rating ritiene che il compromesso più probabile comprenderà la scadenza degli sgravi fiscali dell'era Bush, con un aumento della pressione fiscale anche per i più ricchi, una riduzione dell'aumento delle aliquote e una serie di tagli della spesa, oltre all'aumento del tetto del debito. Tutti questi cambiamenti dovrebbero comunque pesare sul Pil del 2013 per un 1,25%
   


"Gli impedimenti alla crescita saranno significativi, soprattutto nella prima metà dell'anno, ma gestibili", ha scritto Zandi, sottolineando che "con ulteriore chiarezza su tasse e budget, le aziende, le banche e le famiglie ovrebbero tornare ad essere più aggressive su investimenti, assunzioni, prestiti e spese".
    

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