Non c'è scampo per gli investitori, obbligati, nel dopo-elezioni americane, a guardare al fiscal cliff, all'incremento delle tasse e ai tagli della spesa. A fare i conti con il senso profondo del mercato che si ricostituisce. Bob Doll, senior advisor di BlackRock, scrive nel suo commento settimanale che "sebbene i risultati elettorali porteranno solo a qualche cambiamento strutturale a Washington D.C. (il rieletto presidente Obama dovrà lavorare all'interno di un Congresso diviso), gli investitori hanno preventivamente dato dimostrazione di ignorare o sottovalutare il fatto che un accordo sarà difficile da raggiungere".
 

 

Nel caso del mercato azionario "continueremo a fronteggiare un calo evidente di pressione" con una buona dose di volatilità. L'arte del compromesso sarà dunque efficace prima della fine del 2012? "Con i riflettori puntati sul fiscal cliff, il presidente Obama e il Congresso potrebbero avviare un processo di negoziazione critico" se in balia dell'andamento dei mercati. Obama "ha chiaramente bisogno di assumere una leadership in termini di prospettive e non ha scelta: deve raggiungere un patteggiamento con i significativi problemi fiscali del paese". In caso contrario, aspettiamoci un'America in recessione. La crescita economica per il 2013 sembra in conclusione un'ipotesi debole.

 

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