I mercati emergenti continueranno a trarre beneficio da una serie di "positivi sforzi fondamentali e tecnici"; dovremo aspettarci una significativa biforcazione tra segmenti investment-grade-rated e high-yield-rated, naturale evoluzione dei mercati obbligazionari; per ora gli orizzonti dei paesi emergenti non sono immobili, anzi assistiamo ad un "salto di qualità" all'interno dei mercati emergenti stessi.
 

 

Robert Abad (western portfolio manager) discute in questi termini gli ultimi trend e e le recenti dinamiche dei mercati emergenti, che continuano a dimostrare "capacità di ripresa e recupero" nonostante "la forte dose di incertezza a livello globale". Molti analisti sono rimasti sorpresi, dice Abad, dalla capacità degli EM (emerging markets) di saper reagire alla decrescita mondiale: il bilancio annuale e le policy di flessibilità hanno ancora più importanza oggi di quanto ne abbiano avuta negli anni passati, al fine di sostenere la crescita a livelli macroeconomici.
 

 

I mercati hanno avuto prestazioni superiori alle attese dal 2008, creando un perfetto mix di di nuove ondate di investimento nelle diverse asset class. Ci sono slanci su mercato americano, europeo, asiatico, soprattutto per chi alla ricerca di rendimento e di diversificazione. Questa massiccia presenza di risparmiatori sul mercato potrebbe supportare il debito corporate.