A che punto siamo dopo il risultato delle elezioni presidenziali che hanno decretato la vittoria di Barack Obama?
 

A questa domanda trova risposta il contributo di Simon Laing, responsabile del mercato azionario americano di Invesco.

"Ben Bernanke probabilmente rimarrà come presidente della Fed fino al 2014 e forse oltre il suo mandato. Sappiamo che la politica del numero uno della Fed continuerà con uno stimolo monetario finché l'economia e il mercato del lavoro non avranno dato segnali di recupero.

 

Il fiscal cliff sarà probabilmente affrontato nei primi mesi del nuovo anno. Come già scritto in precedenza l'aumento delle tasse e i tagli alle spese sono suscettibili di essere rovesciate in discussioni sul tetto del debito andando così a delineare un quadro di un grande pluriennale piano di bilancio.

La mancanza di un grande cambiamento ai piani alti di Washington è probabilmente una buona cosa per dare continuità al mandato di Obama. Ma questa sarà comunque  la grande sfida del 2013.

Le tasse probabilmente cresceranno, comprese le tasse su dividendi e sul capital gain.

Sia democratici che i repubblicani all'interno del Congresso sono in corso per "dare un po' di terra" sulle loro posizioni in materia di imposte e spese.

La politica energetica è ancora poco chiara. Improbabile una sfumatura negativa ma certamente non positiva come la vittoria di Romney avrebbe portato.

Sono comunque sicuro che il settore farà da traino al Paese anche se ci vorrà più tempo sotto la guida di Obama.

La spesa sanitaria sarà sotto una certa pressione, ma non ci sarà l'abrogazione della "Obamacare".
Questo cancella un po' di incertezze, portando una ventata di ottimismo alle aziende del settore.

La spesa per la difesa sarà probabilmente sotto pressione un po' di più ma meno di quanto ci si possa aspettare.

 

Conclusione

Il risultato ha allontanato un po' di incertezza per i mercati, che rimangono sempre positivi, ma l'accordo sul grande risanamento del bilancio che deve essere messo in atto resta il tema caldo.

Questo è ciò che detterà la traiettoria dell'economia e dei mercati per il prossimo anno.
La buona notizia è che Obama vuole una soluzione in tempi brevi ma il rischio è che, se si dovesse trascinare a lungo, il presidente perderebbe la capacità di ottenere qualche cosa di buono nel suo neo mandato".