Dopo quattro mesi di rialzo delle borse ora potrebbe esserci spazio per un consolidamento. Gli indici azionari sono saliti in giugno e luglio sull’ipotesi del Qe3 e ancora una volta ad agosto e settembre per la  svolta della Bce, mentre ottobre ha rafforzato l’ottimismo con l’adozione, da parte della Fed, di una strategia ancora più espansiva di quanto si era sperato e le sorprese positive sull’occupazione americana.

"Se aggiungiamo alcuni intoppi europei e l’avvicinarsi del fiscal cliff la discesa in corso non deve stupire" scrive Alessandro Fugnoli, senior strategist di Kairos Partners nell’ultima newsletter. È giunto il momento di comprare? "Approfittare delle fasi di debolezza è il mantra di questa fase, caratterizzata dall’estrema aggressività delle principali banche centrali. Si tratta però di capire se la correzione ha già raggiunto un livello incomprimibile o se l’instabilità che si profila con il fiscal cliff alle porte offrirà livelli d’entrata ancora più bassi" aggiunge.

Fugnoli fa due ipotesi: la prima è che lo scontro politico cominci subito dopo il voto americano e diventi più caldo man mano ci si avvicina alla fine dell’anno, provocando possibili ulteriori ribassi. La seconda ipotesi è che il Congresso uscente, ancora in carica dopo le elezioni, voti per un congelamento completo della legislazione fiscale per al massimo un semestre: in questo caso le borse si riavvicineranno con prudenza ai massimi di metà settembre. "In pratica, quindi, supponendo di avere tre gettoni da spendere sul mercato azionario di qui a primavera, uno può già essere speso adesso" conclude.