Jim Leaviss, M&G Global Macro Bond fa il punto sui mercati obbligazionari globali e sull'Europa dice: "“Finché i paesi membri non riusciranno a mettersi d’accordo su una maggiore integrazione fiscale la discesa sarà duratura"
“Occorre ancora prudenza per investire sui mercati obbligazionari globali, con la crisi dell’eurozona che continua a causare gravi incertezze tra gli investitori. Le decisioni prese finora dai policymaker europei per risolvere i problemi di debito del continente non sono abbastanza lungimiranti e falliscono di rivolgersi al problema principale, gli enormi squilibri e le differenze competitive tra Nord e Sud dell’Europa". Questa è l’opinione di Jim Leaviss,gestore del fondo M&G Global Macro Bond e a capo del team Retail Fixed Income della casa inglese.
“Finché i Paesi membri dell’eurozona - prosegue - non riusciranno a mettersi d’accordo su una maggiore integrazione fiscale e su azioni coordinate per ridare slancio alla crescita economica in Europa, la crisi sarà duratura, e l’area a moneta unica non potrà sopravvivere nella sua forma attuale. Questa situazione che si sta trascinando da più di due anni ormai, sta seriamente danneggiando l’economia europea e sta facendo pressione sui paesi al di là dei propri confini. Al momento, l’esposizione ai titoli di Stato del fondo M&G Global Macro è stata ridotta al 21%”.
“Le banche centrali a livello globale – aggiunge Leaviss - manterranno i tassi di interesse bassi per molti anni ancora al fine di prevenire una lunga recessione e possibilmente intraprendere altre politiche di stimolo che equivalgono alla stampa di moneta, questo perché sono più concentrate a combattere la disoccupazione che a preoccuparsi delle possibili pressioni inflazionistiche. Di conseguenza, credo che l’inflazione possa aumentare e, conseguentemente, il portafoglio ha anche una presenza quantificabile – il 18% - di obbligazioni governative e corporate indicizzate. Rimango fedele al mio approccio “go anywhere”: investo dove trovo gli asset più interessanti all’interno dei mercati obbligazionari e valutari globali basandomi su una stima delle condizioni macroeconomiche. Credo che questo approccio possa continuare a essere un buono strumento per gli investitori in un ambiente mutevole come quello attuale”.
Positivo il giudizio del gestore sulle obbligazioni corporate investment grade e high yield: per quanto riguarda le investment grade, il fondo è attualmente esposto per il 53% a questo comparto. “Ritengo che alcuni bond sotto il livello di investment grade offrano interessanti opportunità di investimento. Gli spread sulle obbligazioni high yield continuano a scontare un alto livello di default, ma non riflettono veramente i bilanci relativamente buoni di molte di queste attività classificate come high yield, e che offrono un valore interessante”.
Prudenza, invece, sulle obbligazioni dei mercati emergenti: le preoccupazioni del gestore si concentrano sui deflussi di capitali dalle nazioni sviluppate, così come sulla vulnerabilità di queste economie rispetto a un rallentamento dei Paesi industrializzati. L’eccezione per Leaviss è il debito governativo messicano che offre rendimenti allettanti coniugati ai solidi fondamentali del Paese. Altre eccezioni, i corporate bond di CAF, banca di investimento Latino Americana, e della compagnia petrolifera brasiliana Petrobras, posizioni recentemente rafforzate nel portafoglio.
“Per quanto riguarda l’esposizione valutaria del fondo credo ci sia valore sul Dollaro Usa e sulle valute dei Paesi Scandinavi. Attualmente le principali posizioni sulle valute del fondo sono il Dollaro Usa al 49%, l’Euro al 21%, lo Yen giapponese al 10%, e il Peso messicano al 7%" conclude Jim Leaviss.
Condividi
Seguici sui social
Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione