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10/9/2012 | Roberto Abate
La Fed si è nuovamente dimostrata pro-attiva nelle misure di politica monetaria a sostegno dell’occupazione e della crescita economica, che per ora non dà segni di accelerazione, ad eccezione che nel settore immobiliare, da cui provengono segnali positivi: gli indicatori anticipatori (leading indicator) suggeriscono un contributo da parte del settore immobiliare alla crescita del Pil 2013 compreso fra lo 0,5% e l’1,0%.
Tuttavia sono due le date da tenere a mente per investire negli USA, considerato l’impatto che potrebbero avere sui mercati: quella del 6 novembre, giorno delle elezioni presidenziali. È questa la seconda data più importante per gli Usa, nel calendario dei prossimi mesi, si legge in un recente outlook di Anima SGR.
La prima è quella del primo gennaio del 2013, in seguito alla minaccia del fiscal cliff, cioè la prospettiva che, in assenza di un intervento da parte del Congresso, a inizio del prossimo anno verranno meno una serie di agevolazioni fiscali che, nello scenario peggiore, potrebbero affossare il Pil Usa del 3,6%. "A livello gestionale – si legge nell’outlook - continuiamo ad avere in sovrappeso il settore tecnologico perché quello più interessante sotto il profilo della crescita del fatturato e degli utili e dei multipli pagati".
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