Tempo di lettura: 1min
9/26/2012
Il rally degli ultimi tre mesi comincia ad essere “maturo” e potrebbe aver scontato in anticipo una larga parte degli effetti positivi del nuovo round di quantitative easing globale. Così all’orizzonte si intravedono una serie di questioni che potrebbero favorire delle temporanee battute d’arresto, si legge in un recente outlook di Banca Intermobiliare, braccio private di Veneto Banca.
Si va dall’incertezza sul percorso di intervento a favore dei paesi periferici ai dati economici, che continuano ad evidenziare una sostanziale debolezza dell’economia globale, senza contare il news flow societario, che non dovrebbe essere particolarmente positivo, anche se le aspettative del mercato sono già abbastanza basse.
Sullo sfondo, il fiscal cliff negli USA, che è probabilmente la maggiore incognita per la fine dell’anno, mentre sul fronte cinese continuano a mancare segnali di risveglio dell’economia e in Medio Oriente la tensione resta alta ed un intervento di Israele in Iran resta un rischio latente.
Per questo gli analisti di Bim, si legge nell’outlook, pur “sposando un atteggiamento più costruttivo dopo la determinazione dimostrata dai banchieri centrali”, ritengono preferibile non aumentare l’esposizione all’equity nell’attuale contesto, considerando una eventuale fase di consolidamento. Resta attraente, invece, il rapporto rischio-rendimento dei bond governativi periferici, visto che il percorso di progressivo riduzione dei tassi di interesse pagati dai Paesi periferici, secondo gli esperti di Bim, sembrerebbe abbastanza delineato.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie