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Asset allocation, occhi puntati ai beni voluttuari

9/19/2012

E' questo uno dei settori di maggior atrattiva per Threadneedle che individua tre aree particolarmente interessanti.


Le tre regioni principali che determinano le previsioni di crescita globale, ossia USA, Europa e Cina, registrano dati sempre più deboli. Nonostante qualche segnale di attenuazione del tasso di rallentamento, nel complesso le massicce proporzioni del debito occidentale costituiscono ancora un importante fattore frenante per l’attività economica, con crescenti ripercussioni anche sui paesi in via di sviluppo.


Per questo motivo, le previsioni di crescita di Mark Burgess, chief investment officer di Threadneedle sono al di sotto delle stime di consenso ed è per questo che è meglio rimanere su queste posizioni.


A fronte di uno scenario così difficile, Threadneedle ha mantenuto un atteggiamento piuttosto prudente nella selezione azionaria, prediligendo società con situazioni patrimoniali solide, in grado di realizzare un ragionevole livello di crescita e dotate di modelli di business consoni all’attuale congiuntura.

Il rischio più grande per queste posizioni consiste nella possibilità di interventi monetari incisivi da parte delle autorità centrali per contrastare l’impatto del deterioramento del clima economico.


Miglior settore
A livello di settore, un’area su cui abbiamo prestato particolare attenzione nel corso del mese è stata il settore dei beni voluttuari.

Abbiamo individuato tre aree particolarmente interessanti. Riteniamo che l’aumento della spesa da parte dei consumatori nelle economie emergenti offra un enorme potenziale, sebbene questa strategia sia al momento penalizzata dal rallentamento di Cina e Brasile. Ravvisiamo inoltre nel crescente uso di Internet un potenziale vantaggio per i proprietari di marchi forti e, infine, la proprietà di reti utilizzate per la navigazione in Internet è stata vista come una utile fonte di un possibile aumento del traffico per le società di telecomunicazioni via cavo.

 

Asset allocation di settembre
Le nostre posizioni in termini di asset allocation per il mese di settembre evidenziano un leggero sottopeso tattico in azioni, in considerazione del difficile contesto macroeconomico, delle revisioni al ribasso delle previsioni sugli utili societari e dei rischi di risultati deludenti in Europa. Restiamo cauti sui titoli di stato per ragioni legate alle valutazioni, mentre ravvisiamo un interessante livello di valore nelle obbligazioni corporate e in quelle dei mercati emergenti. Gli spread sono ragionevoli e il rapporto tra rendimenti e liquidità è interessante, in un universo di investitori alla strenua ricerca di reddito. Nel corso del mese, la nostra valutazione dei titoli dei mercati emergenti in valuta locale è migliorata, in considerazione dei solidi fondamentali di credito e dell’attrattività a lungo termine delle valute.

 

Real estate
Manteniamo un approccio cauto verso il mercato degli immobili commerciali nel Regno Unito. Se gli elevati rendimenti dei nostri portafogli sono di aiuto durante l’attuale congiuntura, a fronte di una richiesta di immobili piuttosto statica, ci aspettiamo che i valori di capitale continuino a tendere al ribasso.


Commodity
Manteniamo una view neutrale sulle materie prime. Il rallentamento della crescita globale ha un effetto negativo sui metalli di base. Tuttavia, alla luce delle incertezze politiche, soprattutto nel Medio Oriente, e della svalutazione delle valute, petrolio e metalli preziosi restano interessanti.

 

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