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9/6/2012
La Banca centrale europea ha rotto gli indugi ed ha confermato un piano su possibili acquisti di titoli di Stato senza porre limiti sul suo ammontare.
Lo ha riferito il presidente della Bce Mario Draghi, nella conferenza stampa di oggi a Francoforte al termine del Consiglio direttivo, fornendo una conferma di un aspetto fondamentale di questo intervento nelle valutazioni dei mercati: l'assenza di limiti predefiniti appunto.
Sotto una stretta condizionalità, ha riferito Draghi, la Bce potrà procedere ad acquisti di bond tra 1 e 3 anni di scadenza "senza prefissarsi un limite ex ante", ha detto, sull'ammontare di queste operazioni.
Il voto sul nuovo piano di acquisti di titoli di Stato della Bce senza limiti "non è stato unanime - ha riferito il presidente Mario Draghi - c'è stato un dissenziente. Non diciamo chi, sta a voi indovinare".
Il futuro dell'euro
Il presidente della Bce ha parlato anche dell'euro.
Le paure sulla reversibilità dell'euro "sono infondate", ha affermato il presidente della Bce Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Oggi anche per contrastare questi timori la Bce ha approntato un nuovo piano di acquisti calmieranti di titoli di Stato.
Crescita Ue
La Bce rivede al ribasso le stime della crescita nell'eurozona per il 2012 e per il 2013. "Le previsioni di settembre dello staff macroeconomico della Bce per l'area euro prevedono una contrazione del Pil su base annua tra lo 0,6 e lo 0,2% per il 2012", mentre per il 2013 il Prodotto interno lordo dovrebbe variare tra "un meno 0,4% e un +1,4%".
Draghi dunque prevede che la crescita economica dell'area euro resterà "debole, con le tensioni in corso sui mercati finanziari ed un'accresciuta incertezza che pesa sulla fiducia".
Inflazione Ue
L'inflazione nell'eurozona, prevede Draghi, resterà sopra il 2% per tutto il 2012. "A causa dei prezzi dell'energia e dell'aumento delle tasse indirette in alcuni Paesi dell'area euro - ha detto - ci aspettiamo che i tassi di inflazione restino sopra il 2% durante il 2012, per scendere sotto quel livello di nuovo nel corso del prossimo anno"..
Tassi invariati
La Bce ha lasciato invariato oggi il tasso di riferimento allo 0,75%. Anche il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale resta all'1,50% e quello sui depositi allo 0,00%. Lo scorso 5 luglio la Bce aveva deciso di tagliare dello 0,25% il tasso di riferimento che era rimasto fermo all'1% dallo scorso 8 dicembre 2011.
Borsa
Le parole di Draghi sono piaciute ai mercati; Piazza Affari continua a vantare la performance migliore d'Europa con un +3,97% (sfondando i 15.500 punti), insieme a Madrid che sale del 3%.
Parigi guadagna il 2,2% e Francoforte il 2,1%.
Lo spread si attesta a 376 punti.
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