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Prosegue la frenata dei Bric secondo Raiffeisen CM

8/21/2012

La maggior parte degli indicatori anticipatori economici indica un proseguimento di tale trend. Le previsioni in dettaglio su Brasile, India, Russia e Cina


A luglio i mercati azionari emergenti, caratterizzati da oscillazioni, si sono mossi lateralmente e anche per le prossime settimane il potenziale dei corsi sembra limitato sia verso l'alto sia verso il basso, si legge in un recente report di Raiffeisen Capital Management.

La dinamica congiunturale, prosegue lo studio, nel frattempo sta rallentando notevolmente un po' dappertutto a livello mondiale e la maggior parte degli indicatori anticipatori economici indica un proseguimento di tale trend, che potrebbe peggiorare in seguito alla devastante e continua siccità in ampie parti degli Stati Uniti, destinata a diventare un ulteriore problema per i paesi emergenti. Ecco una view sui Bric.

Brasile
Il governo ha varato numerose misure a sostegno dell’economia, tra cui acquisti di beni d’investimento da parte dello Stato, sovvenzioni statali per beni di consumo di fascia alta (auto, frigoriferi e mobili) e interessi più bassi della banca di sviluppo per i prestiti alle imprese. Tuttavia, l’industria manifatturiera dovrebbe rimanere il problema più grande, poiché i provvedimenti varati non cambieranno di molto i problemi strutturali: salari in forte crescita, una tassazione alta e difficoltà legate alle infrastrutture.

Russia
Il prezzo del petrolio a luglio è stato molto volatile, spiegano gli analisti di Raiffaisen CM, ma complessivamente è salito parecchio nel confronto mensile. Questo ha sostenuto il rublo che nei mesi precedenti era relativamente debole – e ora si è apprezzato notevolmente. Il quadro congiunturale è rimasto quasi invariato nell'ultimo periodo. Nella seconda metà dell'anno bisogna aspettarsi un rallentamento della crescita e inflazione in rialzo

India 
La banca centrale indiana abbassa le previsioni di crescita e alza le stime sull'inflazione. Si osservano tuttora con attenzione le precipitazioni monsoniche, si legge nel report, che finora sono inferiori alla media. Se questo trend dovesse continuare, bisognerà fare i conti con notevoli perdite di raccolto – e quindi con altri problemi per la crescita economica e, allo stesso tempo, nuovi rischi inflazionistici.

Cina
La congiuntura cinese sembra trovarsi di fronte ad un ulteriore forte rallentamento, spiega l’asset manager austriaco: ne sono un indizio un ulteriore taglio a sorpresa dei tassi d'interesse a inizio luglio e le dichiarazioni di Pechino, secondo le quali la stabilizzazione della crescita sarebbe più importante della sua composizione strutturale.

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