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8/8/2012 | filippo.brunamonti
"Se un'industria o una società diventa rinomata tra gli investitori, allora quella popolarità sarà sempre dimostrata in modo provvisorio e - una volta perduta - potrebbe non tornare più per parecchi anni". Parola di Sir John Templeton, che piantò il seme di una filosofia a lungo-termine nella speranza che, a distanza di tempo, questa diventasse la pietra miliare di Franklin Templeton Investments.
Basta leggere le parole del portfolio manager Matthew Moberg, per rendersi conto di quanto la continuità sia di casa.
"Cerchiamo sempre nuovo aziende, nuovi prodotti, nuove tecnologie, una nuova scienza, e spesso anche un nuovo management" scrive Moberg in Franklin Templeton Beyond Bulls & Bears. In genere, il termine 'tech' è associato al mondo dell'elettronica, ma le innovazioni non sono certo loro esclusiva. Potremmo trovare il lato 'tech' nella biotecnologia, nel campo manifatturiero, così come nel retailing e-commerce". Secondo Moberg, il passo dei nuovi prodotti tecnologici sta avanzando con rapidità: "Il nostro compito - aggiunge Moberg - è scovare quelle compagnie o industrie in grado di attraversare la crepa, l'abisso o il divario e trovare nuovi prodotti su mercato, ed è proprio in quegli investitori 'bottom-up' che ci si attende un ritorno in termini di valore. Per questo cerchiamo manager affidabili, portati ad eseguire il lavoro, portatori di una grande visione. Parole chiave: crescita, qualità, valutazione e sostenibilità".
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