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Segnali di speranza dal S&P 500

8/8/2012

Secondo Joanna Shatney, responsabile del US Large Cap Equities di Schroders, dopo una buona performance dei primi 7 mesi dell'anno dell'indice Usa potrebbe aprirsi un periodo di nuove sorprese al rialzo.


Ormai le agenzie di rating non fanno più paura e i loro downgrade, ormai, non vengono più presi sul serio.

 

Un anno fa la grande potenza a stelle e strisce perdeva la tripla A a seguito del giudizio di Standard&Poor's ma questo non ha danneggiato i listini, anzi.

Dal inizio anno, l'indice S&P 500 ha guadagnato circa il 10% (al 31 luglio 2012), anche se questo buon risultato è stato oscurato dalle preoccupazioni sull'economia globale seguite al rally europeo di inizio anno, che hanno abbattuto la fiducia degli investitori.


Secondo Joanna Shatney, responsabile del US Large Cap Equities di Schroders, la performance dell'indice americano era pienamente nelle attese dell'istituto di credito. Non solo, ma dopo il momento di correzione nelle aspettative degli investitori legate alla crisi nell'Eurozona, potrebbe aprirsi un periodo di nuove sorprese al rialzo.
Shatney però frena subito l'ottimismo; infatti bisogna considerare che un 10% legato all'andamento degli utili societari è già stato scontato dal mercato, e che dunque un ulteriore rialzo nei listini richiederà una "espansione multipla" difficile da ottenere data la situazione nell'Eurozona e date le preoccupazioni fiscali negli stessi States.


Cauto ottimismo

"Gli indicatori macro stanno finalmente raggiungendo i minimi e, anche se la crescita economica è inferiore alle attese, gli Usa hanno pur sempre un tasso di crescita nel range 1,5-2,5%" sottolinea Shatney.


La speranza degli investitori

"Una crescita economica più lenta probabilmente porterà un ulteriore QE negli Stati Uniti dal momento che la Fed resta legata all'obbiettivo di bilanciare crescita ed inflazione. Se questo sarà il caso, sarà un'operazione importante, il che farebbe migliorare il nostro outlook per il resto del 2012" conclude l'analista di Schroders.

 

2013

Quanto al 2013, dopo che la politica si sarà assestata con le elezioni, nulla vieta che possa essere un altro anno di guadagni visto che le società statunitensi sono ben posizionate sul fronte utili e cash (utile per azione stimato al +5%). 

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