John Kay, il professore economista alla guida del Kay Review, identifica gli asset manager come l'elemento chiave attorno a cui ruota tutto il gestito, anche quello "da svecchiare"
Periodo di crisi? Il trucco è sapersi muovere in territorio minato con un portafoglio più focalizzato e calibrato. I gestori dovrebbero infatti spostarsi da un tradizionale modello di business ed investimento fondato sulle performance a breve termine, e cambiare strategia e direzione. Questo è quanto risulta dalla view di John Kay, l'economista alla guida del Kay Review, che identifica gli asset manager come l'elemento chiave in grado di generare consistenti ritorni economici nelle tasche dei risparmiatori e di innalzare i rendimenti delle società.
"Il mio obiettivo è potenziare il ruolo dei gestori" commenta Kay. Questo include dirigere i loro sforzi verso corporate governance e così via. Secondo Kay, i gestori dovrebbero mantenere un rapporto diretto con i loro clienti, riscoprendo il delicato compito della figura intermediaria, o meglio, assottigliando tutti quei mediatori (custodi, fodni di fund manager, asset holder) che limitano tempo e capacità di investimento.
"La catena di investimento, la più corretta e ideale, prevede molte meno persone al suo interno: soltanto risparmiatori capaci di affidarsi agli asset manager, e manager che investono in compagnie", conclude il professor Kay.
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