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7/11/2012 | Roberto Abate
L'ha chiamata "tempesta perfetta" (perfect storm). Una crisi finanziaria con conseguenze ben più catastrofiche sui mercati rispetto a quella del 2008. Il profeta di sventura è, ovviamente, Nouriel Roubini (nella foto) che ieri ha rilanciato le sue previsioni pessimistiche su twitter e in un'intervista a Bloomberg tv.
L'economista, professore alla New York University, aveva indicato lo scorso maggio quattro scenari che potrebbero scatenare nei prossimi mesi la cosiddetta "tempesta perfetta": il ristagno degli Stati Uniti, il peggiormaneto della crisi debitoria in Europa, la decelerazione della Cina e un conflitto militare in Iran. E a suo parere sia i dati dell'inflazione in Cina sia le deludenti cifre sull'occupazione confermerebbero, anche se parzialmente, la sua ipotesi.
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