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Dexia AM, il futuro dell'obbligazionario

6/27/2012

Bolla obbligazionaria per alcuni e imminente crac per altri. Che cosa possiamo aspettarci da qui alla fine dell’anno?


La crisi sovrana europea ha generato un apprezzamento importante delle obbligazioni governative di buona qualità. I tassi a lungo termine dei paesi sviluppati hanno raggiunto livelli estremamente bassi, mentre questi Stati si trovano tutti ad affrontare un debito galoppante. Bolla obbligazionaria per alcuni e imminente crac per altri. Che cosa possiamo aspettarci da qui alla fine dell’anno?

 

Gli Stati Uniti

"Considerando la proroga dell'operazione Twist fino alla fine dell'anno e il peggioramento dei dati economici, la politica monetaria resterà estremamente accomodante. Continuerà invece l'apprezzamento della valuta americana, in particolare rispetto all'Euro" commenta Koen Van de Maele, responsabile Globale Fixed Income di Dexia Asset Management.


L'Europa

Per Nicolas Forest, responsabile della strategia dei tassi di interesse di Dexia Asset Management "A fronte del contagio, non prevediamo, nel breve termine una mutualizzazione del debito. Indipendentemente dalla serie di nuove soluzioni recentemente avanzate (fondi di redenzione del debito, acquisto del debito da parte dell’ESM ecc) pensiamo che gli Eurobond saranno più una conseguenza della soluzione piuttosto che una condizione di risoluzione".

 


In questo scenario, da un punto di vista operativo, Dexia AM predilige:


- obbligazioni di società non finanziarie con fondamentali sani, un profilo operativo diversificato, disponibilità liquide e un limitato fabbisogno finanziario a breve termine (come Vale, Vinci, Veolia Environment)

- obbligazioni societarie di paesi non-core (come Telefonica, Iberdrola, Enel), che presentano fondamentali sani e/o attività diversificate, per cui l'attuale premio per il rischio si giustifica essenzialmente dalla correlazione con quello del loro obbligazioni stato nazionale

- obbligazioni di società (ad esempio Véolia, BNP) emesse in dollari che, rispetto alle emissioni in Euro, offrono un rendimento supplementare del 2% 

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