"Credo fermamente che nella vita paghi essere ottimisti. Da investitore, dico che una situazione di crisi possa essere vista non soltanto come pericolo, ma soprattutto come un tempo per sviluppare opportunità di cambiamento". Mark Mobius (nella foto), executive chairman di Templeton Emerging Markets Group, non ha dubbi: è dal panico che occorre presto uscire, non dall'Eurozona, nonostante i devastanti effetti sui mercati globali ed il pessimismo di molti analisti. "Io? Rimango un ottimista - spiega Mobius - con le elezioni in Grecia alle spalle e con l'Euro salvaguardato, sento che l'Europa ora sia in grado di emergere ancora più forte". 

 

 

L'aspetto più importante, secondo Mobius, è che in questo periodo le autorità europee stiano facendo del loro meglio per fare gruppo, per allearsi. Se la Grecia rimarrà a lungo nell'area Euro oppure no, rimane nel  dubbio. Non abbiamo ancora le risposte, spiega Mobius: "La Grecia dovrebbe restare in zona Euro e riformare la propria economia, ma solo se i leader mondiali saranno in grado di porre un freno alle restrizioni per la crescita. La Grecia è il solo paese che può veramente apprendere qualcosa da questa crisi".

 

Certo, i mercati emergenti continuano la loro cavalcata verso il benessere, in termini di debito e di crescita. Ma questo, conclude Mobius, non deve spaventarci né costringerci ad uscire dalla nostra terra di confine: esistono diverse possibilità di investimento, soprattutto se si guarda alla diversificazione nei paesi emergenti. "Alcuni investitori ritengono i mercati emergenti troppo rischiosi per i loro gusti e le proprie possibilità, ma l'attuale esperienza nell'Eurozona ci fornisce un esempio di come anche nel nostro territorio non ci si possa dichiarare esenti da rischio".