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M&G: prudenza con le obbligazioni di paesi occidentali

5/15/2012

Secondo Dave Fishwick, occorre selezionare le opportunità presentate dai mercati. Ma attenzione all'effetto vulnerabilità


 

Sono minimi i vantaggi offerti agli investitori dai rendimenti delle obbligazioni governative di breve e media scadenza dei Paesi occidentali. Ad affermarlo è Dave Fishwick, a capo di Macro and Equities Investment, secondo cui, al momento, gli sforzi dell’operazione di rifinanziamento per risolvere il problema dei rischi del sistema finanziario non sta dando buoni frutti.
 
 
“Molte delle obbligazioni governative occidentali sono decisamente poco allettanti e gli investitori non sono ripagati adeguatamente per il rischio sovrano nell’Eurozona,” commenta Dave Fishwick. “I Treasuries USA hanno visto un rapido sell-off nella prima parte di marzo, ma offrono ancora rendimenti poco interessanti. Questo può dirsi anche di altri titoli di stato occidentali come i tedeschi e gli inglesi per le scadenze brevi e intermedie. Il recente periodo di volatilità serve a ricordarci che non solo questi asset offrono scarsi rendimenti, ma possono anche perdere molto capitale in un breve lasso di tempo”.
 
Il monito di Fishwick, insomma, è 'non riponete troppa fiducia nell'operazione di rifinanziamento, perché non ha risolto le più importanti questioni nell’Eurozona'. DI fatto, “l’operazione LTRO ha affrontato solo alcuni dei rischi del sistema finanziario, ma non c’è stata una risoluzione dei problemi centrali di indebitamento e controllo monetario. All’interno dell’Eurozona stiamo anche vedendo un ritorno delle preoccupazioni per Spagna e Italia. Molti titoli di Stato europei e i loro spread del credito appaiono ancorati ai più bassi livelli della storia più recente, piuttosto che riflettere i rischi impliciti di questi asset” afferma Fishwick.
 
 
Le migliori opportunità sui mercati azionari devono quindi essere cercate negli Stati Uniti, Corea del Sud, Cina e alcune aree dell’Europa. “Un po’ di cautela è necessaria per interpretare le rapide oscillazioni vissute dai mercati azionari negli ultimi sei mesi, ma i segnali di valutazione in questi mercati offrono un notevole margine di sicurezza e prospettive di rendimento interessanti nel medio termine” sostiene Fishwick. “ Un discorso simile è valido anche per il credito corporate. Gli spread del credito su high yield e investment grade di USA ed Europa si sono ristretti dall’estate del 2011, ma rimangono ancora a livelli di interesse. Gli elevati tassi di default impliciti negli Stati Uniti sembrano non coerenti con le notizie decisamente positive che vengono dalle aziende”.
 
 
Sulle valute come euro, sterlina e franco svizzero il giudizio resta invariato rispetto a quello espresso mesi fa: si tratta di valute vulnerabili in confronto a quelle di alcuni mercati emergenti e asiatici, ma è fondamentale in tal senso che gli investitori adottino un approccio selettivo. “Gli investitori dovranno mettere in conto della volatilità nei prossimi mesi, ma queste sono le aree che riteniamo offrano il miglior potenziale di rendimento nel più lungo termine” conclude Fishwick.

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