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10/26/2011 | Massimo Morici
La proroga del divieto posto allo short selling potrebbe rivelarsi un boomerang: le vendite allo scoperto, infatti, favoriscono una minora volatilità dei mercati. Lo segnala Assosim in una lettera inviata lo scorso 14 ottobre alla Consob, in cui rinnova i propri dubbi in relazione all'efficacia delle misure restrittive e di trasparenza sulle vendite allo scoperto. L'associazione degli intermediari mobiliari ha chiesto pertanto la non reiterazione del provvedimento, varato ad agosto, alla prossima scadenza dell’11 novembre.
“In linea con la letteratura economica predominante – si legge nella missiva - Assosim ritiene che le vendite allo scoperto favoriscono l’efficienza del processo di price-discovery, la liquidità e, pertanto, una minore volatilità dei mercati. Sulla base dell’evidenza empirica e, in particolare, degli andamenti fatti registrare dai mercati negli ultimi mesi, Assosim osserva inoltre come i provvedimenti al riguardo adottati dalla Consob non abbiano posto un freno reale ai cali generalizzati delle quotazioni. Peraltro, anche la riduzione osservata nel periodo in relazione al livello della volatilità non sembrerebbe essere riconducibile alle misure adottate, dato che la sua flessione è stata maggiormente significativa nei paesi in cui non è stato adottato alcun provvedimento restrittivo”.
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