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5/2/2018
Chiarire il quadro normativo per i risparmiatori, esplicitando il riparto di competenze tra Ivass e Consob ed evitando la duplicazioni di oneri per gli intermediari che aumenterebbero i costi per i risparmiatori. Sono alcune delle proposte fatte da Carmine di Noia, commissario Consob, durante un’audizione che si è tenuta il 23 aprile alla Commissione speciale su atti urgenti del Governo, che sta esaminando la legge delega (n.163/2017) per recepire la direttiva europea in materia di distribuzione assicurativa (IDD).
Per Di Noia la nuova disciplina dovrà garantire analoghe tutele e regole del gioco nella distribuzione di prodotti di investimento assicurativi (o Ipib, acronimo che sta per Insurance based investment product) e altri prodotti assoggettati a MiFID II destinati alla clientela retail. Inoltre, le nuove regole dovranno evitare “spazi di arbitraggio regolamentare”, che potrebbero spingere gli intermediari a creare e distribuire polizze a contenuto finanziario "non per rispondere a esigenze economiche o obiettivi de cliente ma per evitare applicazione di ercole più stringenti, come avvenuto in alcuni paesi post MiFID I”.
Di Noia ha ricordato che circa il 90% delle polizze di investimento (unit, index e multiramo) sono distribuite da banche e reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (soggetti vigilati da Consob) e che fin dalla Legge sul Risparmio del 2005 alcuni prodotti assicurativi a contenuto finanziario "sono stati attirati nel framework MiFID". Oggi, inoltre, per quanto riguarda questi prodotti Consob vigila in via esclusiva sull’informativa preventiva che accompagna dal 2018 la commercializzazione del prodotto di investimento assicurativo: il Key Information Document (KID, regolamentato da PRIIPs).
La IDD, infatti, si interseca e completa altre due importanti discipline: la MiFID 2 e PRIIPs, il primo atto europeo che prevede una disciplina unitaria e cross sector per tutte le polizze di investimento e altri strumenti finanziari sotto il profilo della trasparenza. Per queste ragioni, il commissario ha sottolineato l’importanza del coordinamento tra Ivass e Consob nelle attività di vigilanza, privilegiando il riparto di competenze regolamentari secondo il criterio dei canali distributivi: Consob per banche, SIM e altri soggetti vigilati dall’autorità per i mercati finanziari; Ivass per le compagnie assicurative, broker e agenti assicurativi.
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