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La Consob processa le agenzie di rating

7/5/2011 | Massimo Morici

I vertici di Standard's and Poor convocati lunedì in audizione da Vegas. Venerdì tocca a Moody's. Ma rischiano solo una multa di 500 mila euro


L’Italia rischia il declassamento dei titoli di Stato, con pesantissime conseguenze sui conti pubblici. Le agenzie di rating una multa di appena 500 mila euro. Standard's and Poor e Moody's, infatti, sono finite sotto la lente della Consob per i report diffusi nei giorni scorsi: il sospetto è che non abbiano seguito correttamente le disposizioni europee per la diffusione dei rapporti. Ipotesi che, se fosse confermata, non comportererebbe tuttavia sansioni salatissime.
 

Certo, la magistratura, sollecitata dalle associazioni dei consumatori, ha aperto un’inchiesta per turbativa d’asta dei mercati relativamente al report diffuso il 6 maggio da Moody’s e starebbe valutando quanto è accaduto venerdì 30 giugno, quando il dossier di Standard’s and Poor ha colto di sorpresa non solo il governo ma anche gli operatori di Piazza Affari. Ma più che sul fronte giudiziario, le agenzie di rating temono (se le temono) le decisioni dell’Authority guidata da Giuseppe Vegas.


Ieri è stata la volta dei vertici italiani di Standard's and Poor, ascoltati dai responsabili della vigilanza dell’Authority in merito alla tempistica della diffusione del report piombato sui mercati ancora in attività, con effetti sulle le quotazioni di borsa e sugli spread di Btp e Bund. Senza contare che il comunicato si basava su un testo, quello della manovra del governo, che è giunto solo lunedì al Quirinale per la firma di Napolitano. Venerdì, invece, toccherà a Moody’s spiegare le ragioni del report diffuso il 23 giugno a mercati chiusi, in cui si annunciava il possibile taglio al rating di 16 banche italiane, con pesanti conseguenze per gli istituti nella seduta successiva.


"Da tempo considero le società di rating un grave pericolo per i loro insanabili conflitti di interesse, per l'oscurità dei metodi da loro adottati, per una serie impressionante di errori o leggerezze da essi fatti, perché non credo che siano indipendenti", ha detto l'economista Marco Vitale. Lunedì prossimo il caso italiano approderà a Parigi, alla riunione dell’Esma, l’Autorità europea che dallo scorso anno ha iniziato a controllare l’attività delle agenzie di rating.

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